Nel corso del 2021 le esportazioni delle Marche sono cresciute del 15,6% rispetto al 2020, risultato più modesto rispetto alla media nazionale (+18,2%) e in linea con quello delle regioni del Centro (+15,3%); la crescita ha riguardato sia le vendite verso i Paesi Ue (+14,9%) sia, soprattutto, quelle verso i Paesi extra Ue (+16,7%). Il peso dell’export della regione sul totale nazionale è sceso dal 2,5% al 2,4%. È quanto emerge dai dati diffusi dall’Istat.
Scendendo nel dettaglio, sono cresciute più della media regionale le esportazioni dei principali comparti della meccanica: macchinari ed apparecchi (+27,5%), metalli e prodotti in metallo (+27,5%), apparecchi elettrici (+25,5%), autoveicoli (+42,8%). In consistente aumento anche le vendite all’estero di legno e prodotti in legno (+22,8%), di mobili (+13,2%), di sostanze e prodotti chimici (+17,9%), di articoli in gomma e materie plastiche (+16,2%), di pelli e calzature (+10,6%), di prodotti tessili (+12%) e di abbigliamento (+14,4%), di carta e prodotti di carta (+10,1%), di prodotti alimentari e bevande (+8%). In flessione invece l’export del comparto farmaceutico (-14,3%) e del comparto dei computer, apparecchi elettronici ed ottici (-3,3%).
Guardando alle singole province, l’aumento delle esportazioni in tutte le province ad eccezione di Ascoli Piceno (-5,9%) influenzata dall’andamento dei prodotti farmaceutici (-14,9%); crescono invece in provincia di Ancona (+25,1%), Pesaro-Urbino (+22,5%), Macerata (+22%) e Fermo (+11,4%).