Che si tratti di lavorare in ufficio, o in un cantiere edile, tutti i lavoratori dovrebbero sentirsi sicuri e protetti sul posto di lavoro. Tuttavia, non è così. Infatti, quasi la metà degli italiani (47%) hanno ammesso di essere preoccupati che la loro salute fisica e mentale sia compromessa sul lavoro. Addirittura, gli intervistati ammettono di essersi presi una media di 7 giorni di malattia all’anno a causa di una condizione provocata dal lavoro. Sono i risultati di uno studio commissionato da Lenstore che rivela gli effetti del lavoro sulla salute fisica e psicologica dei lavoratori italiani. Il 18% degli italiani ha ammesso di avere richiesto dei giorni di malattia a causa di una condizione fisica o mentale causata dal proprio impiego – e le cause più comuni sono mal di testa, stress e mal di schiena. Il 28% dei lavoratori provenienti da Reggio Calabria ammettono di essersi presi dei giorni di malattia a causa di condizioni fisiche e mentali durante lo scorso anno, seguiti dai lavoratori provenienti da Bologna (23%) e Firenze (23%). Quando abbiamo analizzato i risultati a livello regionale, spiega una nota, gli intervistati provenienti da Ancona e Bologna ammettono di aver preso una media di 17,5 giorni di malattia a causa del lavoro solamente durante lo scorso anno, seguiti dai residenti a Cagliari (11,5). I risultati del sondaggio mostrano che le città i cui intervistati hanno riportato la percentuale più alta di lavoratori che hanno richiesto giorni di malattia a causa di stress causato dal lavoro sono: 1. Ancona 80%; 2. Cagliari 75%; 3. Palermo 71%; 4. Milano 54%; 5. Roma 52%. Il nostro Paese sta attraversando dei tempi senza precedenti e la normalità sembra ancora lontana. Nel sondaggio viene chiesto agli intervistati quale pensano sia l’effetto del virus sulla salute e sicurezza sul lavoro – e il 58% degli Italiani pensa che COVID-19 avrà un effetto negativo sulla salute e sicurezza sul posto di lavoro. Infatti, il 30% degli intervistati pensa che le aziende si focalizzeranno più sugli aspetti economici e sul profitto piuttosto che investire nella salute e nella sicurezza dei propri lavoratori. Tuttavia, il 19% degli Italiani pensa che Covid-19 avrà un effetto positivo in termine di cambiamenti e miglioramenti della salute e sicurezza sul lavoro .Inoltre, la cura della salute è un aspetto importante nel quotidiano di molte persone. Molti di noi infatti sono disposti a ribaltare abitudini alimentari, stili di vita e hobby per proteggerla. Tuttavia non pensiamo mai a quanto il lavoro influenzi la salute? Ad ogni professione corrispondono diversi pericoli che bisogna considerare, che possono variare dallo spendere ore giornalmente di fronte a schermi, al lavorare in luoghi pericolosi. Per scoprire quali professioni sono le più sicure in termini di rischi, Lenstore ha analizzato 48 lavori comuni per rivelare quali sono esposti a più minacce per la salute, inclusi esposizione a infezioni, pericoli di ferite e problemi alle articolazioni, oltre ad altre 5 categorie di rischi. I 5 lavori migliori per la salute sono: 1. Contabili; 2. Programmatori; 3. Manager Informatici; 4. Marketing Manager; 5. Avvocati.Tuttavia, non tutti i lavori sono privi di rischi per la salute. Alcune professioni espongono a rischi maggiori che non riguardano solo la postura, ma anche il rischio di lesione e infezione – soprattutto tra nei servizi di emergenza. I 5 lavori peggiori per la salute sono: 1. Tecnici di Emergenza Medica e Paramedici; 2. Pompieri; 3. Dentisti; 4. Ispettori Doganali; 5. Assistenti di Volo. Roshni Patel, BSc (Hons) MCOptom, professionista e responsabile ai Servizi a Lenstore dice: “Sebbene sia giusto seguire le proprie inclinazioni e passioni, è importante assicurarsi di essere al corrente dei rischi che si possono correre quando si sceglie di percorrere una carriera. Alcune professioni espongono a rischi maggiori rispetto ad altre. Per questo motivo è fondamentale prendere le giuste precauzioni e misure per preservarsi da alcuni di questi rischi. Tutti i lavoratori hanno il diritto di sapere che la propria incolumità è protetta e preservata sul posto di lavoro. Sebbene siamo a conoscenza delle difficoltà che le aziende stanno affrontando in questo periodo storico, abbiamo condotto questo sondaggio per assicurarci che le voci dei lavoratori italiani vengano ascoltate e prese in considerazione”. “Ci sono dei piccoli accorgimenti che le aziende potrebbero assumere per offrire maggiore supporto agli impiegati – dal fornire gli strumenti e materiale necessari per ridurre problemi di mal di schiena o affaticamento agli occhi, ad una migliore comunicazione delle norme di sicurezza. Non c’è dubbio che Covid-19 cambierà la salute e la sicurezza nel mondo del lavoro ed è essenziale che i datori di lavoro le prendano seriamente, per fare in modo che tutti si sentano al sicuro oggi e nel futuro” conclude. Per saperne di più vi invitiamo a leggere integralmente lo studio di Lenstore, che potete leggere cliccando qui.