Un investimento di oltre 300 milioni di euro per produrre a Novara di fette di silicio da 300 millimetri, il cuore di smartphone e dispositivi di nuova generazione, con un centinaio di nuovi posti di lavoro e il consolidamento dei 750 esistenti: lo ha annunciato la Memc, società italiana nata con il nome di Smiel nel 1974 a Merano e nel 1978 a Novara come divisione per i semiconduttori dell’allora Montecatini, poi acquisita dalla multinazionale statunitense Monsanto e infine nel 2016 entrata a far parte del gruppo GWC Global Wafer, colosso con sede principale in Taiwan, che detiene il 17% del mercato mondiale del silicio per semiconduttori, e che ha oltre 7000 dipendenti nel mondo. L’investimento consentirà di realizzare a Novara, ampliando lo stabilimento già esistente di una superficie aggiuntiva che a regime sarà di circa 10.000 metri quadrati, il più grande complesso in Europa per la produzione di fette di silicio da 300 millimetri, il cuore di smartphone e dispositivi di nuova generazione.L’operazione è stata presentata ieri nella sede novarese di Confindustria Novara Vercelli Valsesia dal presidente della società Mauro Pedrotti e dal direttore dello stabilimento Marco Sciamanna. “L’atterraggio in Italia e a Novara in particolare di questo investimento – hanno spiegato Pedrotti e Sciamanna – era tutt’altro che scontato. Erano in lizza molti stabilimenti del gruppo e alla fine l’ha spuntata Novara grazie alle competenze dei nostri tecnici e all’impegno del nostro management”. Tre gli obiettivi a cui tende la società con l’operazione su Novara: anzitutto l’espansione della linea di ricerca, sviluppo e produzione in Europa su quei prodotti tecnologicamente avanzati realizzati su fette di silicio da 300 millimetri, sino ad oggi realizzati principalmente in Asia; poi contribuire a rafforzare la presenza in Europa delle filiera microelettronica all’interno di iniziative coordinate dal Governo e dall’Unione Europea; infine mettere le basi per un solido futuro a Novara, creando occupazione e favorendo la crescita della città anche nell’indotto.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, che ha sottolineato la soddisfazione dell’amministrazione locale per la scelta compiuta da GWC, “una scelta che va a sostenere una nuova crescita della manifattura di eccellenza nel nostro territorio”. Soddisfazione anche della Regione Piemonte, rappresentata dall’assessore alla programmazione economica Andrea Tronzano, collegato in remoto alla conferenza stampa. La sfida per tutti è rendere il nuovo sito produttivo operativo entro il giugno del 2023.