Il Banco di Sardegna ha registrato a fine 2021 una perdita contabile di 45,3 milioni di euro, con imposte sul reddito positive per 21,6 milioni, a causa di una serie di poste di natura straordinaria. Dai risultati preliminari di bilancio al 31 dicembre scorso, approvati dal consiglio di amministrazione presieduto da Antonello Arru, emergono anche la crescita dei ricavi (+2%) e delle commissioni (+14,4%) e la riduzione dei costi ricorrenti di gestione (-3,5%).
Il risultato lordo d’esercizio – precisa l’istituto in una nota – è pari a 83,3 milioni di euro, rideterminato con l’esclusione delle partite non ricorrenti per 150,3 milioni riferite a maggiori rettifiche su crediti per 84,1 milioni, agli oneri una tantum (56,4 milioni) per il piano di ringiovanimento degli organici previsto dal nuovo piano industriale e alle svalutazioni del patrimonio immobiliare in applicazione del nuovo criterio di valutazione al fair value per 9,7 milioni di euro. Si rafforza la copertura dei crediti deteriorati, con le sofferenze al 69,1% e gli Utp al 46,9%: cresce dell’11,6% il coverage ratio complessivo, salito al 61,4%.
Il direttore generale dell’istituto, Giuseppe Cuccurese, nella foto, sottolinea la “grande solidità di bilancio e patrimoniale del Banco, evidenziata di recente anche da ‘Altro Consumo’, che nella classifica delle banche più solide ha posizionato il Banco al 6° posto assoluto del sistema e al primo tra le banche comparabili per dimensione”.
“Nel 2021 il Banco di Sardegna si è mosso su due fronti: da un lato, ha consolidato la robusta solidità patrimoniale, confermato l’ottima posizione di liquidità e rafforzato la struttura del bilancio, dall’altro, pur in presenza di un difficile contesto, ha garantito una forte vicinanza e un adeguato sostegno finanziario al territorio”, dichiara Cuccurese in una nota. “Sono state realizzate performance molto positive nell’andamento commerciale, nella gestione del risparmio – con una raccolta indiretta salita a 5,8 miliardi (+ 2,2%) e una raccolta diretta salita a 11,5 miliardi (+7,6%) – e nella concessione di finanziamenti a imprese e privati saliti a 7,2 miliardi, con oltre 580 milioni di finanziamenti Covid garantiti dallo Stato ed una punta di eccellenza nei mutui casa, con nuove erogazioni record per 630 milioni (+30%)”.
“Anche l’onere una tantum di 56,4 milioni, spesato al conto economico per gli incentivi all’esodo del personale”, ha precisato il direttore generale, “ha carattere straordinario e va vista in ottica prospettica in quanto si attiveranno significativi risparmi strutturali sui costi futuri, in presenza di un importante cambio generazionale che consentirà di disporre di una squadra maggiormente proiettata ai cosiddetti nuovi mestieri”.
“L’incidenza negativa delle poste non ricorrenti ha pesato dal punto di vista contabile, facendo registrare una perdita netta contabile di 45,3 milioni”, ha aggiunto Cuccurese. “Le misure di natura straordinaria adottate nel 2021, unitamente alla conferma della crescita in ogni settore, hanno creato le condizioni per dare al Banco una solidità patrimoniale e di bilancio tra le migliori del mercato e dotarlo di una struttura pronta ad essere riferimento essenziale del territorio e delle imprese nella messa a terra dei numerosi interventi previsti dal Pnrr”.