(di Tiziano Rapanà) Fulvio Abbate si ricandida per il Quirinale. Dopo i riscontri più che lusinghieri del 2015, lo scrittore ci riprova anche quest’anno. Contro ogni ambizione è il claim della sua campagna elettorale ed è forse una frecciatina per chi vede la carica di presidente della repubblica come la vetta più alta della propria carriera. Chiamatelo divertissement o come vi pare, è l’ennesimo gesto patafisico di un artista arcinemico della banalità. Abbate vuole ribadire la forza dell’irrilevanza. E, in questi tempi disastrati, non è poco. Per lo scrittore, “l’intelligenza è irrilevante in un mondo, che si affida alla semplificazione”. Pertanto eccola, in tutta la sua fosforescente estrosità, quest’azione che dà luce ad un gioco di ombre. Io credo sia più utile leggere Proust che perdere tempo a curiosare nel ventaglio di indiscrezioni attorno al Quirinale. L’avventura di Abbate diverte e crea curiosità. Con lui, Drupi. Il grande cantautore ha scritto e interpretato un brano che accompagna la campagna quirinalizia di Abbate. Si chiama Contro ogni ambizione, in onore del claim dello scrittore. È un bel pezzo rock, come non se ne sentiva da un po’. So bene chi sono gli eroi musicali di oggi, conosco le silhouettes creative dei portabandiera del rock. Il pubblico li ama e li celebra, eppure li vedo così piccoli di fronte alla grandezza creativa di artisti come Drupi. Purtroppo non ha avuto l’attenzione che merita, è un alfiere della musica italiana incompreso in patria e lodato all’estero. Nessun importante giornale ha dato risalto alla sua splendida versione di White Christmas, interpretata con la moglie Dorina: ascoltatela sulle piattaforme musicali, è degna di gareggiare con l’originale di Bing Crosby. E scoprite Provincia, lo storico cavallo di battaglia di Drupi, anch’esso presente su Spotify e similia: purtroppo molti giovani lo conoscono nella versione remake fatta per la linea dello spot Plasmon, Un giorno crescerò. Fulvio Abbate e Drupi non lo sanno, ma hanno reso più stimolante questo tempo sospeso in attesa del prossimo capo dello Stato.