Il made in Italy, unito alle più moderne tecnologie per l’interior design usato per le case extralusso fa rimanere a bocca aperta anche i più ricchi del mondo
Le magioni di principi, emiri, capi di Stato e regine hanno spesso un denominatore comune: sono progettate e disegnate dagli italiani, anche grazie alle più moderne tecnologie del rendering 3D, perché l’eccellenza del Made in Italy è riconosciuta come sinonimo di lusso, bellezza, eleganza e raffinatezza. Una eredità che ci è stata tramandata da artisti geniali e che ancora oggi ci viene riconosciuta a livello internazionale. Un successo, però, conquistato non solo per il nostro bagaglio culturale, ma anche grazie all’utilizzo di nuove tecnologie digitali come il Rendering 3D.
“La cosa più incredibile che mi sia capitata – racconta Cristian Aiselli, amministratore unico di Inside Group Technology – è che un giorno, venne da me un emiro arabo e mi chiese di realizzare un progetto d’interiors per un suo palazzo e questo comprendeva un corridoio che univa due palazzi di sua proprietà. Guardo la piantina e mi rendo conto che quella struttura aveva una lunghezza di due chilometri e penso subito a un errore. Mi confermano invece che errore non è ed in effetti, guardando meglio, comprendo la maestosità degli edifici al cui servizio vi erano addirittura 400 persone. Non era un’inesattezza e oggi quel corridoio, che abbiamo realizzato, è usato dall’emiro e dai suoi amici come pista da jogging”.
“Prima del Rendering e fino al 2008 – spiega ancora Aiselli – gli architetti o gli interior designers mostravano ai propri clienti i lavori attraverso dei disegni realizzati a mano con la tecnica dell’acquarello o del carboncino che però lasciavano ampi spazi all’immaginazione, non essendo perfettamente realistici. Il rendering 3D, invece, negli ultimi venti anni ha fatto passi da gigante e la simulazione dei progetti si è evoluta al punto da essere così reale da sembrare vera“.
Il rendering 3D deve rispettare delle regole fondamentali: la precisione e la morbidezza delle geometrie per dare autenticità, i chiaroscuri per determinare la profondità, il riverbero della luce sulle superfici per trasmettere le percezioni tattili. “Un rendering – prosegue Aiselli – non deve soltanto rappresentare una scenografia in tre dimensioni ma deve trasmettere al cliente le stesse emozioni che proverebbe se l’oggetto in questione esistesse realmente“. Dalla staticità si un bozzetto, oggi si lavora per il raggiungimento dell’iperrealismo.
“Nel mondo del vero lusso – continua Aiselli – è evidente che i materiali debbano essere sempre di assoluto pregio ma quello che conta più di ogni altra cosa è l’esclusività e l’unicità di ogni singolo oggetto. Parliamo di abitazioni che vengono realizzate senza limiti di spesa e il prezzo è relativo, direi ininfluente. Quello che dobbiamo presentare e trasmettere loro è l’eccellenza del prodotto che sia una vasca da bagno da un milione di euro, realizzata in cristallo di rocca, oppure dei divani custom intagliati, del valore di 200.000 ciascuno”.
Bisogna considerare che le persone ricchissime, quando si tratta di case, possono essere anche particolarmente ‘capricciose’ o bizzarre. “Una ricchissima signora del Kazakistan – racconta ancora l’interior designer – amava così tanto i gatti che nella sua camera da letto di ben 120 metri quadrati, mi chiese che le finiture del suo letto fossero identiche a quelle della cuccia del suo amato quadrupede. Ma non solo, volle che le realizzassi tutta l’oggettistica della stanza, compresi i quadri appesi alle pareti, con dei temi che fossero ricondotti ai felini perché la loro visione la rendeva serena. A quel punto, all’interno della cuccia del suo gatto, inserii la raffigurazione di un piccolo micetto. Qualche giorno dopo la signora mi chiese la razza di quel gatto e mi disse: ‘non voglio nessuno sconto su tutto il progetto che mi sta realizzando ma dovrà regalarmi un animale identico e quello che mi ha realizzato in 3D’. Cosa che abbiamo fatto. Piccoli, grandi vezzi che dimostrano come noi italiani riusciamo a soddisfare, con gusto e professionalità, ogni desiderio. Anche il più curioso”, conclude.