La Corte di Cassazione ha integralmente rigettato il ricorso della società statunitense TMFT Enterprises – titolare del polo online Break Media – confermando la condanna al risarcimento dei danni subiti da Mediaset, nella foto l’a. .d. Piersilvio Berlusconi, (attraverso RTI – Reti Televisive Italiane) per l’uso online non autorizzato di propri contenuti. Sin dal 2012 il sito Break.com aveva pubblicato illecitamente oltre 40 filmati tratti da alcuni programmi Mediaset (tra cui Buona Domenica, Matrix, Sabato Vip, Veline, Paperissima, Ciao Darwin, Corrida, Studio Aperto, Maurizio Costanzo Show, Le Iene, Il Bagaglino, Scherzi a parte e Zelig).Nelle ragioni della decisione della Corte di Cassazione, il Presidente Francesco Antonio Genovese ha sottolineato come “l’attività svolta da Break Media non era limitata alla sola fornitura in modo neutro, automatico e meramente tecnico, di un supporto per consentire agli utenti di accedere alla piattaforma digitale, ma incideva significativamente nella gestione dei contenuti e presupponeva la loro conoscenza e valutazione nel momento in cui selezionava i contenuti audio e video per collegarli alla pubblicità in base ai dati di maggior o minor visione con l’aiuto di un editorial team”. “Si tratta di una disposizione in via definitiva che rafforza la giurisprudenza ormai solare sulle violazioni del copyright attraverso il web, tutelando con ancora maggior vigore il lavoro degli editori aggrediti dalle forme più diverse di pirateria online. Un fenomeno che distrugge valore economico e posti di lavoro nelle aziende giornalistico-editoriali, che si auspica verranno difesi in futuro anche grazie a provvedimenti come questo”, si legge in una nota di Mediaset per la quale la sentenza “è una nuova vittoria legale per la tutela dei diritti degli editori italiani su tutte le piattaforme, digitale incluso”.