Il 2022 si aprirà con una importante rivoluzione per le persone portatrici di disabilità, l’arrivo di uno strumento digitale che si appresta a ridurre la complessità della burocrazia per le persone fragili. Niente più pile di fogli, certificati e cartelle cliniche da presentare, si potrà esibire solo una semplice tesserina con di foto e QR Code con tutti i dati, nel rispetto della privacy e della riservatezza, per dimostrare la propria condizione di disabilità. È la Disability Card destinata a 4 milioni di persone che hanno tra il 67% e il 100% di invalidità. Si potrà richiedere da febbraio 2022 facendo domanda sul sito dell’Inps «con una procedura supersemplificata» e si otterrà dopo circa due mesi.
Secondo stime dell’Inps ad aprile saranno pronte le prime Disability Card stampate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. La nuova “carta d’identità” dei disabili avrà una durata di dieci anni e dovrà poi essere rinnovata. Con questo progetto «andiamo verso il futuro rivolto alla semplificazione, alla sburocratizzazione e all’inclusione» ha detto il ministro per le Disabilità Erika Stefani definendo la Disability Card anche «un progetto aperto» poiché consentirà ai possessori di questa card di poter usufruire di sconti, convenzioni e tariffe agevolate grazie a convenzioni con enti pubblici e privati. «Una strategia ampia che, in questo caso, – ha sottolineato Stefani – ci vede leader a livello Europeo e apripista di un percorso virtuoso che potrà essere al centro di ulteriori iniziative e integrazioni». È già stata attivata una convenzione con il ministero della Cultura per consentire alle persone con disabilità di accedere gratuitamente ai musei pubblici.
Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha definito la nuova tessera «un oggetto vivo, uno strumento in continua evoluzione destinato ad una platea importante, che soprattutto dopo il Covid, è arrivata a 4 milioni di persone» e che «semplifica la vita dei nostri utenti più fragili». Una Disability Card realizzata con il «fondamentale» contributo delle associazioni, in primis Fish e Fand che da anni si battono per vederla realizzata. «Arriva a compimento oggi un lungo percorso che ci ha visti impegnati negli anni come protagonisti e ora la Disability Card è realtà anche grazie al nostro impegno» ha commentato Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana Superamento Handicap (Fish). Un plauso è arrivato anche dal presidente del Veneto Luca Zaia che l’ha definita «una grande conquista civile». Doppia soddisfazione per la Stefani visto che nel Dl Fiscale c’è di nuovo la possibilità di cumulo tra assegno di invalidità e reddito da lavoro. «Abbiamo messo fine ad una ingiustizia – ha commentato Stefani – una persona con disabilità ha diritto di lavorare».