Le vendite estere delle imprese del Friuli Venezia Giulia nei primi nove mesi del 2021 (pari a 13,2 miliardi di euro) hanno subito un sensibile incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+31%, 3,1 miliardi di euro in più). Lo evidenzia in una rielaborazione di dati Istat dell’Ires Fvg. Nell’ambito del Nordest si osserva una crescita analoga a quella nazionale (+20,2%). “Tale diffusa dinamica positiva – si legge in una nota – è diretta conseguenza dei bassi livelli registrati nel 2020, un anno gravato dalle conseguenze negative dell’emergenza sanitaria. In Fvg, infatti, l’export del secondo trimestre del 2021 valeva complessivamente 4,8 miliardi di euro, contro i 2,7 dello stesso periodo del 2020 (+74,6%); anche il terzo trimestre ha fatto segnare un rilevante incremento (+36,6% rispetto al periodo luglio-settembre del 2020)”. Nei primi nove mesi del 2021 si riscontra infine un aumento del valore delle importazioni regionali (+36,9%), che non ha però intaccato l’avanzo commerciale (cresciuto di 1,3 miliardi su base annua, +25,2%). La crescita registrata si riscontra in tutti i principali comparti dell’economia regionale: produzioni in metallo (+48,6%), cantieristica navale (+79%), macchinari e apparecchiature (+12,4%), mobili (+36,6%). In merito alle destinazioni geografiche dell’export delle imprese regionali “si osservano consistenti recuperi verso tutti i principali partner commerciali: Germania (+19,4%), Francia (+24,1%), Austria (+31,9%), Regno Unito (+32,5%)”. Ai primi posti si trovano anche gli Stati Uniti (con 1,8 miliardi di euro) e la Svizzera (1,1 miliardi), grazie alle vendite di navi e imbarcazioni. Flessioni infine hanno riguardato le vendite in Cina (-7,1% su base annua, prevalentemente nel comparto della meccanica) e nei Paesi Bassi (-7,7%, concentrato nell’ambito delle apparecchiature per le telecomunicazioni).