Salute (86%) e sostenibilità (70%) sono i principali driver che determinano la scelte di acquisto di prodotti alimentari da parte dei consumatori italiani ed europei.
Conferma nel comportamento dei consumatori che, da un lato, si dicono più interessati all’influenza che l’alimentazione può avere sulla propria salute (69%) e, dall’altro, hanno cambiato i propri comportamenti d’acquisto alla luce delle nuove priorità: maggiore impegno a mangiare in modo salutare, con più verdura (64%) e meno carne (51%), prediligendo prodotti locali (64%); l’aumento della preparazione dei pasti a casa (54%) e il risparmio di packaging, impiegato ad esempio nel delivery (47%).
Il fattore prezzo (70%) non deve essere escluso: il 61% dei consumatori dichiari che il prezzo li influenza di più della sostenibilità, il 78% degli intervistati italiani afferma di essere disposto a pagare almeno il 5% in più per alimenti sostenibili, ma anche per generi alimentari locali (79%), biologici e fair trade (entrambi 76%).
La scelta dei prodotti che rispecchiano i bisogni dei consumatori passa dall’informazione sui temi di salute e benessere in ambito alimentare: consumatori italiani si affidano soprattutto agli esperti di settore e al web, seguiti dalle strutture e dal personale sanitario. Pur fornendo diretto accesso ai generi alimentari, i supermercati vengono considerati come punto di riferimento solo dall’11% degli italiani, mentre sono reputati fonti attendibili dal 17% degli intervistati.
I consumatori italiani si aspettano che i supermercati svolgano un ruolo più attivo nel guidare le scelte salutari e sostenibili, specialmente mediante l’informazione e l’educazione alimentare (66%), ma anche escludendo i prodotti che non fanno bene alla salute dall’assortimento (51%).