Il disegno di legge di Bilancio 2022 sale a 219 articoli, 34 in più rispetto ai 185 di quella entrata in Consiglio dei ministri mercoledì 10 novembre. Ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere, prima che il documento venga trasmesso alle Camere, tra superbonus, pensioni e riforma delle tasse. Ma una novità è stata introdotta, si tratta di una stretta anti-evasione per il settore del turismo: hotel, bed&breakfast e affitti brevi (Airbnb o Booking e altre app del genere).
Per «esigenze di contrasto all’evasione fiscale e contributiva» la bozza della manovra consente «all’amministrazione finanziaria degli enti creditori per le finalità istituzionali» di avere accesso alla banca dati delle strutture ricettive.
La banca dati
La banca dati è stata istituita nel 2019 con il decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, secondo l’articolo 13, comma 4. Il ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo ha istituito un database degli immobili destinati alle locazioni brevi, che raccoglie e ordina tutte le informazioni inerenti alle strutture e le identifica mediante un codice che va riferito in ogni comunicazione riguardante offerte e promozioni dei servizi ai clienti. Al ministero è, inoltre, attribuito il compito di stabilire modalità di realizzazione e gestione della banca dati nonché le modalità di accesso alle informazioni contenute.
Cosa cambia
Il decreto legge del 2019 prevedeva che i comuni potessero avere accesso ai dati delle presenze nelle strutture ricettive solo per la pubblica sicurezza. Ora, l’articolo 121 del disegno di legge di Bilancio 2022 sancisce anche la pubblicazione sul sito internet istituzionale del ministero del Turismo, se e quando ritenuto necessario e con le modalità da esso stabilite. Le strutture che si occupano di amministrazione finanziaria per conto dello Stato avranno accesso alla banca dati al fine di contrastare l’evasione fiscale e contributiva, compresa quella della tassa di soggiorno. La bozza della manovra stanzia, infine, una spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 al fine di raggiungere gli obiettivi.
Alessia Canzonato, corriere.it