L’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) parla di un’inversione di tendenza rispetto ai 10 milioni di tagli del 2020
La somma destinata agli investimenti infrastrutturali nei porti della Sardegna arriverebbe, secondo il bilancio di previsione 2022 approvato dal Comitato di Gestione, a quota 550 milioni di euro. Inoltre, le entrate stimate per il prossimo anno dovrebbero raggiungere i 254,6 milioni di cui 195 derivati da trasferimenti statali e 170 dalla pronta risposta progettuale dell’AdSP circa il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), milioni questi che riguardano sia la realizzazione del Terminal Ro-Ro al Porto Canale che l’elettrificazione delle banchine degli scali di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres, Santa Teresa e Portovesme.
Altri 25 milioni, invece, saranno destinati al completamento degli interventi sull’area portuale cagliaritana con scopo l’escavo dei fondali del canale di accesso e degli specchi d’acqua del golfo di Olbia, per il completamento del porto industriale di Cocciani (Olbia) e per i drenaggi del porto commerciale portotorrese.
Massimo Deiana, presidente dell’AdSP, ha anche comunicato – all’Organismo di Partenariato e al Comitato di Gestione – che ulteriori 30 milioni di euro sono stati stanziati per il nuovo acquisto di Arbatax, con fine l’ammodernamento del porto: 20 milioni saranno destinati alla sistemazione e al potenziamento della banchina traghetti, 2 milioni al completamento dell’illuminazione e 8 alla stazione marittima. Queste le parole del Presidente: “Con la pianificazione delle risorse del Bilancio 2022 e di quello pluriennale 2022-2024 l’ente entra pienamente in gioco come volano della ripresa economica e del rilancio del territorio di riferimento”.