Il traffico passeggeri negli aeroporti europei subirà un calo del 60% nel 2021 e tornerà alla situazione pre Covid del 2019 solo nel 2025. Lo ha affermato Oliver Jankovec, direttore generale di Aci, Airports Council International Europe, partecipando a una tavola rotonda sul futuro degli scali organizzato da Cleary Gottlieb
Nel 2021, ha precisato, gli aeroporti di Unione europea, Uk e Svizzera hanno evidenziato cali di traffico più ampi rispetto a Turchia e Russia, che hanno beneficiato di lockdown meno pronunciati. Inoltre, gli aeroporti più piccoli sono andati meglio rispetto agli scali maggiori. “Vanno bene – ha affermato – gli aeroporti insulari, per rotte domestiche e turistiche. Tra questi Palermo, Santorini, Ajaccio” che registrano cali meno pronunciati intorno al -10%. Nel 2020-2021, ha aggiunto “gli aeroporti hanno registrato perdite storiche, non abbiamo avuto sostegni dalle istituzioni, mentre negli Stati Uniti sì; inoltre non c’è nessuna disponibilità da parte delle compagnie aeree a passare agli aeroporti alcuni aiuti di quelli ricevuti”. Inevitabile quindi la riduzione degli investimenti. Per i prossimi mesi, conclude “aspettiamo ancora una data per la riapertura del mercato transatlantico a novembre, questo sarà un aspetto fondamentale”.