La sentenza del tribunale di Firenze, ha condannato l’azienda controllata dal fondo Melrose per comportamento antisindacale. Adesso, le parti si sono riviste al Mise e la viceministra Alessandra Todde ha ottenuto che Gkn aprisse un vero confronto.
Per questo, non sarà attivata la procedura di licenziamento, rispettando quanto chiesto dal giudice. Per l’azienda la procedura di liquidazione non ostacola il percorso. L’azienda si impegna dunque a favorire la continuità produttiva e occupazionale pur ribadendo la sua volontà di andarsene.
Il percorso prevede quindi la nomina di un advisor e un eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali. Il Mise si dice pronto a mettere in campo gli strumenti a supporto, tra cui il fondo di salvaguardia.
Todde dichiara: “Registro che è stato fatto un passo avanti, è importante mettere mattoncino su mattoncino”. L’opera di mediazione “ha dato i suoi frutti” ma va anche riconosciuto “il grandissimo lavoro fatto dai sindacati”. Quest’ultimi restano sobri per timore di cantar vittoria troppo presto.
Per la Uilm, quanto avvenuto oggi è un primo passo per iniziare un accordo per la salvaguardia dei posti di lavoro. La Fiom vuole verificare che le parole dell’azienda siano accompagnate da fatti.
La Fim ora vede la possibilità di un percorso positivo, che valuterà nei prossimi incontri. Quindi, si apriranno dei tavoli tecnici: saranno convocati subito, ha assicurato Todde, “se non è la prossima settimana sarà la successiva ma sicuramente verrà tenuto conto della tempestività necessaria”.