Tra gennaio e agosto le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono state 349.449, ovvero +8,5% rispetto allo stesso periodo del 2020. Di queste 349.449, 772 hanno avuto esito mortale. In crescita le patologie di origine professionale denunciate, le quali sono state 36.496 (+31,5%).
A dirlo è l’Istituto stesso, pubblicando gli open data dei primi 8 mesi del 2021. L’Inail ha inoltre precisato che i dati mensili sono anche influenzati dall’emergenza Coronavirus.
Il dato sulle denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di agosto è indice del calo delle denunce registrato nel trimestre gennaio-marzo (-11%) e di un incremento nel periodo aprile-agosto (+26%) nel confronto tra 2020 e 2021.
I dati rilevati al 31 agosto di ogni anno analizzato nei primi otto mesi del 2021 vedono un aumento a livello nazionale degli infortuni in itinere, avvenuti cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+20,6%, da 38.001 a 45.821 casi), i quali sono diminuiti del 32% nel primo bimestre di quest’anno e aumentati del 59% nel periodo marzo-agosto (complice il massiccio ricorso allo smart working nello scorso anno, a partire proprio dal mese di marzo), e una crescita del 6,9% (da 284.131 a 303.628) di quelli avvenuti in occasione di lavoro, che sono calati del 10% nel primo trimestre di quest’anno e aumentati del 22% nel periodo aprile-agosto.