I tempi per i versamenti Irap si sono allungati, così come quelli per richiedere e non perdere gli arretrati dell’assegno unico esteso ad autonomi e disoccupati e per raccogliere le firme per il referendum sulla cannabis. Questo è quanto stabilisce il decreto legge, approvato ieri dal Cdm su giustizia, referendum e Irap, il quale rinvia al 30 novembre 2021 il termine per la regolarizzazione del versamento relativo al saldo Irap 2019 e al primo acconto Irap 2020.
La proroga del termine in scadenza al 30 settembre è stata doverosa dato che la decisione della Commissione Europea riguardo l’estensione delle nuove soglie del Quadro Temporaneo agli aiuti già autorizzati non sarà adottata entro tale termine.
Per quanto riguarda l’assegno unico, il Consiglio dei Ministri ha prorogato alla data del 31 ottobre 2021 i termini, i quali erano prima fissati al 30 settembre 2021, per la presentazione delle domande di assegno unico per i figli con effetti retroattivi dal 1° luglio 2021.
Intanto il Governo lavora anche a una diluizione dei pagamenti delle cartelle sospese per l’emergenza Covid nel periodo tra l’8 marzo 2020 e il 31 agosto 2021, sia quello per la rata originariamente dovuta a luglio 2020 della rottamazione ter e del saldo e stralcio.
La sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra (nella foto), ha annunciato che l’Esecutivo sta valutando la diluizione del pagamento. “In merito alle cartelle esattoriali non avremo un ingorgo, il governo ha già deciso di spalmare le notifiche ai cittadini e alle imprese degli atti rimasti in sospeso. Per le persone decadute c’è una discussione in corso per permettere una ripresa meno drastica” dei pagamenti. “Ora si prevede il pagamento di tutti gli arretrati. Il termine è a fine mese. Probabilmente ci sarà un modo di diluire questo pagamento”. “La discussione è in atto – ha detto – e potrebbe andare nel decreto che accompagnerà la manovra di bilancio”, ma “tutte queste scelte hanno dei costi e se andiamo oltre dicembre dobbiamo trovare una copertura anche molto elevata che potrebbe diventare concorrente di altri interventi che vogliamo fare in campo fiscale”.