Secondo Paolo Gentiloni (nella foto), Commissario Ue per l’Economia, per misurare il successo del Recovery Plan europeo bisognerà basarsi sulla capacità dell’economia europea di entrare in “un percorso di crescita più sostenuta e più sostenibile” in grado di superare l’effetto di rimbalzo dopo la crisi pandemica. In occasione della riunione della Conferenza interparlamentare su “Stabilita’, coordinamento economico e governance nell’Ue”, organizzata a Lubiana, in Slovenia, Gentiloni ha anche detto che, “grazie allo straordinario supporto della politica di bilancio e di quella monetaria”, la crisi ha generato “meno divergenze di quanto inizialmente temuto”. “La profondità della recessione e la velocità della ripresa rimangono comunque ancora disomogenei tra gli Stati membri, e dobbiamo anche restare vigili contro le cicatrici e gli effetti di lungo periodo in termini di disuguaglianza”, ha spiegato.
“La ripresa – ha ribadito Gentiloni – sta accelerando, superando le previsioni precedenti. Nel secondo trimestre abbiamo registrato una crescita del 2,2% su base annua, superando sia gli Stati Uniti che la Cina. Per il 2021, complessivamente, questo potrebbe tradursi in una crescita superiore al 5%. L’ultima previsione dell’Ocse, pubblicata la scorsa settimana, prospetta una crescita del 5,3 per cento nell’Eurozona per quest’anno”. Il Commissario Ue ha però messo in guarda dall’alta incertezza determinata dalla diffusione della variante Delta fuori dall’Ue, dalle prolungate strozzature nelle forniture le quali potrebbero “pesare sull’andamento futuro delle attività economiche”, dai tasso di disoccupazione (7,6% a luglio) ancora superiore al livello pre-crisi (7,4% a febbraio 2020) e dall’aumento di inflazione e prezzi dell’energia.
Oggi, ha aggiunto, “due terzi dei Piani Nazionali per la Ripresa e la Resilienza di tutti gli Stati membri sono in fase di attuazione. Sono stati erogati prefinanziamenti per circa 50 miliardi di euro (per la precisione ad oggi 51,5 miliardi in 16 Stati membri, ndr) e ne seguiranno altri. Nel 2021 e 2022, pianifichiamo erogare circa 175 miliardi di euro nell’ambito del Rrf”, il Dispositivo per la ripresa e resilienza che è il fondo principale del Recovery Plan europeo. “Molte decisioni importanti dovranno essere prese negli Stati membri già nei prossimi mesi per portare avanti l’ambizioso programmi di riforma e di investimento che abbiamo concordato insieme. Il nostro compito principale – ha concluso Gentiloni – è garantire che i piani vengano implementati in modo coerente e i soldi sono ben spesi. In questo processo, i fondi Rrf e le risorse disponibili nell’ambito della nostra politica di coesione devono essere integrati fra loro e non sostituirsi a vicenda”.