Meno positive le prospettive per il resto dell’Asia
La Banca Mondiale ha rivisto in positivo le sue previsioni di crescita rispetto alla Cina, ridimensionando però le prospettive per il resto dell’Asia. Questo taglio è dovuto all’impatto della variante Delta del coronavirus sulla regione, che sta danneggiando sia la produzione che il turismo asiatici. Si stima una crescita dell’8,5% nel 2021 per la Cina, contro una i valori di aprile calcolati a+8,1%. Invece, il resto della regione dovrebbe crescere del 2,5%, quasi 2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni precedenti. Inoltre, i tassi di occupazione e la partecipazione alla forza lavoro sono scesi e fino a 24 milioni le persone non potranno sfuggire alla povertà nel 2021. Queste sono le analisi fatte dall’East Asia and Pacific Fall 2021 Economic Update della World Bank.
“La ripresa economica dello sviluppo dell’Asia orientale e del Pacifico affronta un’inversione di tendenza – ha detto il vicepresidente della Banca mondiale per l’Asia orientale e il Pacifico, Manuela Ferro – Mentre nel 2020 la regione conteneva la pandemia mentre altre regioni del mondo aveva più difficoltà, l’aumento dei casi di Covid-19 nel 2021 ha ridotto le prospettive di crescita per il 2021. Tuttavia, la regione è emersa più forte dalle crisi precedenti e con le giuste politiche potrebbe farlo di nuovo”.
Mentre Cina, Indonesia e Vietnam hanno oltrepassato i livelli di produzione pre-pandemia, Cambogia, Malesia e Mongolia lo faranno solo nel prossimo anno e Filippine, Thailandia e molte isole del Pacifico rimarranno purtroppo al di sotto dei livelli di produzione pre-pandemia anche nel 2023.
“È probabile che il danno causato dalla rinascita e dalla persistenza di Covid-19 danneggi la crescita e aumenti la disuguaglianza a lungo termine – si legge nel rapporto – Il fallimento di imprese altrimenti sostenibili sta portando alla perdita di preziosi beni immateriali, mentre le imprese sopravvissute stanno rimandando gli investimenti produttivi”. Viene ribadito che le aziende più piccole sono state le più colpite, mentre le aziende più grandi avranno un calo minore delle vendite e maggiori probabilità di adottare tecnologie sofisticate, come di ricevere sostegno dal governo.