Il settore della nautica sta regalando “molte soddisfazioni”. Lo dice Stefano Pagani Isnardi, responsabile dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, presentando le cifre del comparto alla 61° edizione del Salone Internazionale di Genova. “Subito dopo il lockdown c’è stata una stagione assolutamente sconvolgente – ha spiegato – Tutti hanno avuto voglia di mare di barca tanto a fine anno non c’erano più barche in vendita né nuove né usate”. Non solo: nonostante il lockdown produttivo, “i nostri imprenditori sono stati capaci di recuperare e arrivare alla fine della stagione nautica con tutte le barche ordinate in consegna: è stato un grande successo – ha sottolineato Pagani Isnardi – Dopodiché le cose hanno continuato ad andare bene perché i clienti, quindi gli armatori hanno deciso che le vacanze in questo periodo di incertezza potevano essere distanziate, in mare a bordo di una barca. Siamo stati un po’ graziati da questa situazione pandemica”. I dati parlano chiaro: “il 2020 è stato stabile, cosa che nessun altro settore industriale è riuscita ad ottenere. Anzi – ha evidenziato il responsabile dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica – la cantieristica è cresciuta anche di un 1,30%, un dato comunque significativo. Sono cresciuti gli addetti l’anno scorso un +,2, 4 di addetti diretti”. Sul fronte del 2021, “adesso abbiamo appena fatto la stima su quello che sarà la fine del 2021, quindi manca ancora un trimestre che di solito è essenziale perché è quello dove ci sono i saloni nautici internazionali, con gli ordini delle piccole barche per la stagione dopo, e abbiamo visto che potremmo chiudere il 2021 ai livelli di fatturato del 2007-2008 quando c’è stato il tetto massimo della crescita del fatturato della nautica dell’Industria nautica in Italia”. Il dato si traduce, in un “+ 23,8% con una forchetta del 5% a salire o scendere, visto che manca un trimestre – ha osservato Pagani Isnardi – anche se sono ampiamente convinto che sarà a salire. Sono dati veramente soddisfacenti”. Un futuro a vele spiegate per il settore, è il caso di dirlo: “I grandi cantieri di yacht hanno ordini per almeno i prossimi tre anni e, l’unica difficoltà che ci può essere, sarà quella di gestire questo quantitativo di ordini in modo da consegnare le barche senza penali, in modo puntuale, con i clienti contenti. Il quadro -ha concluso il responsabile dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica – è veramente positivo e siamo tutti contenti”. A giocare un ruolo fondamentale è anche il Salone Nautico di Genova, considerato “uno degli elementi strategici per promuovere le nostre produzioni, non solo in Italia ma anche all’estero. Esportiamo – ha evidenziato Pagani Isnardi – l’86% del fatturato della cantieristica ed è lì che dobbiamo guardare”.