Per tre giorni, da venerdì 8 a domenica 10 ottobre, il chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta torna a ospitare la quinta edizione di Libropolis, il festival di editoria e giornalismo organizzato dall’associazione Libropolis.
“Le metamorfosi del potere” sarà il punto di irradiazione della rassegna culturale che anche quest’anno offrirà al pubblico dibattiti, presentazioni di libri e approfondimenti sui grandi temi del presente con alcuni dei più noti opinionisti della scena socio-politica e culturale italiana, come Mario Sechi, (direttore dell’AGI, nella foto), Paolo Cacciari, Luisa Viglietti, Paolo Savona, Nadia Urbinati, Camilla Conti, Roger Abravanel, Guia Soncini, Stenio Solinas, Paolo Ercolani, Natalino Irti, Alessandro Sallusti,Nicoletta Iacobacci, Francesca Bocca Aldaqre, Roger Abravanel, Juri Camisasca, Filippo Ceccarelli e molti altri ancora.
Domande e dubbi sono da sempre la cifra di Libropolis che quest’anno propone al pubblico sei livelli di lettura del presente per riflettere insieme sulle “metamorfosi del potere” ed elaborare scenari avveniristici.
All’alba del Ventunesimo secolo, l’epidemia ha accelerato un processo che appare ormai ineluttabile: il rafforzamento della tecno-democrazia. Di fronte a questo scenario, in piena “circolazione delle élite”, si intravedono le conflittualità tra legittimità e competenza, tra popoli e istituzioni iper-burocratizzate, tra demagogia e nuove centrali di potere. Molteplici sono quindi i tavoli del grande gioco: nel digitale emergono le grandi piattaforme, in politica si ridisegnano i rapporti tra Stati e apparati sovranazionali, nel mondo mutano i rapporti di forza tra grandi potenze, la questione della tecnica torna centrale.
La scena di Libropolis sarà aperta venerdì 8 ottobre alle 17 dalla conversazione su “L’imbroglio del capitalismo green” tra Paolo Cacciari e Thomas Fazi; seguirà quella su “Le nuove frontiere della finanza: governare il mercato digitale” con Paolo Savona e il direttore dell’AGI Mario Sechi.
Tra le vicende dibattute c’è quella che riguarda il caso della magistratura italiana che sarà affrontata da Alessandro Sallusti e Luca Palamara, mentre Roger Abravanel e Lorenzo Castellani si occuperanno di dare un nome ai “padroni dello spirito del tempo: democrazia, tecno-populismo, aristocrazia”. Il caso Mattei avrà un posto di primo piano con il libro di Federico Mosso che dimostra “quando il potere uccide”, e sempre a proposito di potere e della sua ‘letteratura’ è invitato a raccontare la sua esperienza in quelle stanze il giornalista Filippo Ceccarelli.
Libropolis è il regno del dubbio e delle domande, e tra queste c’è quella urgente: “Quale dissenso nell’epoca della post-democrazia?”: saranno chiamati a interrogarsi e rispondere Nadia Urbinati e Paolo Ercolani.
Ed esiste un ‘deep state italiano? Le risposte sul Prepotere saranno affidate a Flaminia Camilletti e Camilla Conti. Cosa c’è dopo il neo-liberismo? Proveranno a rispondere Carlo Formenti, Andrea Zhok e Alessio Mannino. Ancora, sulla scia di libri di recente pubblicazione, a Libropolis si parlerà di rigenerazione del bene comune con Giannozzo Pucci, di fake people con Maurizio Tesconi e Viola Bachini, di guerre civili con Stenio Solinas, Marco Tarchi e Alessandro Colombo, di geopolitica con Dario Fabbri, Francesco Semprini e il direttore editoriale di Libropolis Sebastiano Caputo, di Nietzsche e Islam con Francesca Bocca Aldaqre. Con Natalino Irti e Carlos D’Ercole si andrà in “viaggio fra gli obbedienti”, mentre con Davide Brullo e Juri Camisasca si andrà “nei bassifondi dell’immensità”.
“La quinta edizione di Libropolis – commenta Alessandro Mosti, presidente dell’associazione Libropolis – sarà uno straordinario viaggio nelle meccaniche profonde del potere, da percorrere seguendo il filo rosso che lega la gran parte degli eventi del festival”.