Prosegue il “Progetto Scuole” di Banco BPM (nella foto, l’a. d. Giuseppe Castagna), l’iniziativa inaugurata nel 2018 nei territori di maggior presenza della banca per sostenere le scuole – ad oggi 500 in tutta Italia – nel rinnovo di edifici e dotazioni materiali e didattiche. La pandemia da Covid-19 ha reso nel frattempo ancora più necessario un intervento di questo tipo, non solo per il rafforzamento degli strumenti utili alla didattica a distanza, ma anche per l’integrazione urgente di attrezzature e arredi per la scuola in presenza che, laddove prevista, agevoli quanto più possibile la prevenzione della diffusione del contagio. Dopo i numerosi progetti già avviati in passato sul territorio bergamasco, Banco BPM si pone nuovamente al fianco di una scuola orobica, in particolare l’Istituto Professionale Industria e Artigianato “Cesare Pesenti” di via Ozanam a Bergamo. Grazie a una donazione della Banca, infatti, è stato possibile avviare due distinte attività, volte entrambe a migliorare la qualità della “vita” all’interno dell’istituto. In particolare la prima è stata finalizzata al miglioramento sanitario ed estetico dell’edificio che ospita l’istituto, con la tinteggiatura di diverse aree e locali, deteriorate dal tempo e da anni di mancata manutenzione; la seconda è la realizzazione e distribuzione di “sensori di salubrità dell’aria” nei laboratori dell’istituto, sensori che avranno il compito di monitorare costantemente l’eventuale presenza in eccesso di anidride carbonica. Nello specifico l’apparecchio, opportunamente tarato per gli ambienti interessati, permetterà di rilevare l’eccesso di aria viziata nelle classi e attivare in quel caso un segnale luminoso che avvisi alunni e professori, invitandoli ad aprire le finestre e a cambiare così l’aria il tempo necessario. «L’Istituto Pesenti di Bergamo è grato a Banco BPM per l’attenzione e il sostegno dimostrati con azioni concrete e molto vantaggiose per gli studenti – dichiara la Preside dell’istituto Veronica Migani –. Il finanziamento erogato da Banco BPM per realizzare sensori di anidride carbonica raggiunge infatti due obiettivi: insegnare agli studenti come si creano dispositivi di sicurezza e usare quanto realizzato dagli stessi ragazzi per garantire un controllo degli ambienti in una situazione di permanente diffusione del virus. Questo è un esempio virtuoso di investimento a favore della scuola e dell’intera società, di cui siamo profondamente riconoscenti». «La forza di questo progetto sta nella sua la capacità di intercettare le esigenze delle scuole che spesso necessitano di semplici interventi per ottenere importanti benefici – spiega, durante la visita all’istituto Roberto Perico, Responsabile Direzione Territoriale Bergamo Brescia Lario – Si tratta di un lavoro di ascolto, di vicinanza che solo una banca ben radicata sul territorio può fare e noi siamo orgogliosi di dare il nostro contributo a favore della scuola e delle famiglie perché oggi è più che mai necessario».