Dopo mesi di incertezze in cui si sono rincorsi i nomi dei probabili candidati a sindaco di Milano il puzzle si è composto. Alle elezioni del prossimo 3 e 4 ottobre (con eventuale ballottaggio il 17 e 18 ottobre) il primo cittadino uscente Beppe Sala, appoggiato dal Pd e liste civiche, tenta la riconferma. Il suo principale sfidante è il medico Luca Bernardo, sostenuto da tutta la coalizione del centrodestra. Al suo nome si è arrivati non senza suspense, dopo il ‘no’ definitivo del corteggiatissimo ex sindaco Gabriele Albertini. Quello che non si può non notare è che per la prima volta dal 1993 il leader del Carroccio Matteo Salvini, non partecipa alle Comunali. Capolista della Lega a Milano sarà Annarosa Racca, ricercatrice e presidente di Federfarma Lombardia. Corre da solo il Movimento 5 Stelle con Layla Pavone, laureata in Scienze politiche con Master in Comunicazione d’Impresa e Nuove Tecnologie, si definisce una “pioniera di internet” in Italia. In campo per la poltrona di Palazzo Marino è sceso anche un ex pentastellato come Gianluigi Paragone, leader di Italexit, che ha presentato ufficialmente la candidatura a sindaco di Milano ponendosi come ‘l’outsider’. In lizza c’è anche un altro ex esponente del Movimento Cinque Stelle, Simone Sollazzo, candidato sindaco della lista civica Milano Concreta, da lui lanciata qualche tempo fa, per le elezioni comunali. Corrono per Palazzo Marino anche Gabriele Mariani che si presenterà con le liste Milano in Comune e Civica Ambientalista, Bianca Tedone per Potere al Popolo, e Giorgio Goggi, architetto, professore d’Urbanistica al Politecnico ed ex assessore ai Trasporti nella giunta Albertini, candidato sindaco con i socialisti. Mauro Festa, si candida per Milano del Partito Gay per i diritti LGBT+ Solidale, Ambientalista, Liberale.