Nell’ultimo anno c’è stato un aumento esponenziale della domanda rispetto ai visori, dispositivi per la realtà virtuale. Si prevede un innalzamento costante anche nei prossimi anni.
Si ipotizza che la pandemia abbia favorito questa crescita sia rispetto al tempo passato in casa che per l’evasione completa che consente il gioco.
Nel primo trimestre del 2021 si è registrato un aumento delle vendite del 52,4%, rispetto al medesimo periodo 2020. I dati sono stati confutati da IDC (International Data Corporation).
La maggior parte dei visori venduti rientrano nella categoria standalone, non connessi a un computer via cavo. L’82,7% degli headset venduti rientra in questo tipo, una percentuale in aumento rispetto al 2020 dove si contavano vendite per il 50,5%. In precedenza, infatti, i consumatori prediligevano soluzioni con il cavo, sostituite ora dai modelli standalone, più evoluti da un punto di vista tecnologico e di potenza.
Per i prossimi anni si prevede una crescita media annuale del 41,1%. Ma anche se l’aumento dei consumer rimarrà costante, la quota di mercato delle soluzioni VR di tipo commercial tenderà a crescere arrivando a superare i 10 milioni di pezzi, pezzi previsti per il 2025.
Il mercato del consumer continuerà la sua espansione per due ragioni. La prima riguarda la riduzione del prezzo, che renderà disponibile il dispositivo a un costo più accessibile per l’utente, la seconda è inerente agli utilizzi permessi, come gaming e fitness. La quota di mercato principale è stata conquistata da Oculis, che arriva ad avere il 2/3 del totale delle vendite effettuate nell’ultimo trimestre.