Il rischio di infezione, ospedalizzazione e morte per SARS-CoV-2 diminuisce gradualmente e sostanzialmente negli individui vaccinati per le prime settimane, per poi stabilizzarsi. A confermarlo uno studio, pubblicato sull’Europe’s journal on infectious disease surveillance, epidemiology, prevention and control, condotto dagli scienziati dell’Istituto superiore di sanità (ISS), e dell’European Programme for Intervention Epidemiology Training (EPIET), di Stoccolma. Il team ha utilizzato i dati relativi alla campagna di vaccinazione in Italia, dal 27 dicembre 2020 fino alla metà di aprile 2021, escludendo quindi, per forza di cose, gli eventuali maggiori rischi derivanti dalla variante delta. Il gruppo di ricerca ha valutato il rischio di infezioni respiratorie da SARS-CoV-2, i relativi ricoveri e decessi avvenuti nella popolazione italiana di età pari o superiore a 16 anni sottoposta a vaccinazione. Al 3 maggio 2021, gli iscritti al registro nazionale delle vaccinazioni del Ministero della Salute erano 14.365.241, sono stati esclusi i partecipanti risultati infetti prima dell’immunizzazione e quelli di cui non erano presenti informazioni a riguardo. Dei restanti, oltre otto milioni di persone avevano ricevuto almeno una dose del vaccino Pfizer, più di quattro milioni AstraZeneca, circa un milione Moderna e poco meno di 76 mila erano stati inoculati con il monodose Janssen.Gli studiosi hanno analizzato i tassi di incidenza dell’infezione da SARS-CoV-2, valutando anche la possibilità di ospedalizzazione e decesso e considerando i fattori legati a genere, fascia d’età, regione della vaccinazione, numero di dosi ricevute e presenza di eventuali comorbilità. Stando ai dati del gruppo di ricerca, dal 14esimo giorno successivo alla prima inoculazione, la riduzione del rischio associato a infezione, ospedalizzazione o decesso per Covid-19 aumentava fino alla quinta-sesta settimana per poi stabilizzarsi. In particolare, il rischio generale di infezione da SARS-CoV-2 è diminuito gradualmente fino al periodo di 42-49 giorni dopo la prima dose, con una riduzione fino al 78 per cento. Il rischio complessivo di ospedalizzazione è decrementato fino al periodo di 35-42 giorni dalla prima inoculazione, fino all’89 per cento, e il pericolo di decesso è sceso complessivamente del 93 per cento. Questi risultati, commentano gli scienziati, suggeriscono che la campagna di vaccinazione ha il potenziale per ridurre significativamente il carico di Covid-19 in termini di morbilità e mortalità, se si raggiungono alti livelli di diffusione del vaccino. Gli autori concludono che, sebbene siano stati considerati i dati di oltre sette milioni di persone, nelle prossime indagini sarà necessario differenziare le informazioni in base ai vaccini ricevuti e considerare un periodo di follow-up più lungo per effettuare confronti significativi.