Per prevenire la prossima pandemia, sarà necessario prevedere una regolamentazione anche per controllare e purificare. Così come già avviene per l’acqua e il cibo. Lo sottolineano in un articolo pubblicato sulla rivista Science un team di 39 scienziati internazionali provenienti da 14 paesi, che hanno evidenziato la necessità di un cambio di paradigma nella lotta contro i patogeni delle vie respiratorie come SARS-CoV-2. Gli autori ribadiscono che le infezioni respiratorie possono essere prevenute migliorando i sistemi di ventilazione. “L’aria può fungere da mezzo di trasporto per i virus, proprio come l’acqua e le superfici – afferma Shelly Miller, docente di Ingegneria meccanica e ambientale presso l’Università del Colorado a Boulder – dobbiamo capire che abbiamo bisogno di strumenti e approcci mirati per mitigare questo rischio e ridurre le possibili esposizioni che potrebbero verificarsi dall’accumulo di virus nell’aria”.
I ricercatori invitano l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a riconsiderare le linee guida sulla qualità dell’aria all’interno degli edifici e riconoscere la necessità di valutare il rischio di trasmissione di infezioni respiratorie tramite mezzi aerei. Le conoscenze apprese grazie a SARS-CoV-2 confermano che molte malattie respiratorie possono essere trasmesse per via aerea. “Non possiamo aspettare la prossima pandemia prima di comprendere queste sfumature – ammonisce Jose-Luis Jimenez, collega e coautore di Miller – dobbiamo puntare a compiere uno sforzo sociale e ottenere gli strumenti necessari a far fronte alle emergenze future”. Nonostante esistano linee guida di sicurezza relative alla diffusione di sostanze chimiche, ribadiscono gli esperti, non vi sono indicazioni a livello globale che forniscano standard universali per limitare la trasmissione di potenziali agenti patogeni. “Negli edifici l’aria è condivisa – osserva Miller – non si tratta di un bene privato, ma pubblico, per cui dobbiamo iniziare a trattarlo come tale”. “La prevenzione di nuove minacce potrebbe ammortizzare i costi sostenuti per la messa in sicurezza e la ventilazione corretta dell’aria – conclude Lidia Morawska, della Queensland University of Technology, altra firma dell’articolo – la spesa mensile globale di Covid-19 è stata di circa un trilione di dollari. Le nostre stime suggeriscono che gli investimenti necessari nei sistemi di costruzione potrebbero essere inferiori all’uno per cento dei costi di realizzazione medi di un edificio”.