“Il 70-80% dei consumi sono decisi dalle donne (Forbes) e il 70% corrisponde a 670 miliardi, ma hanno il 42,8% della ricchezza e posseggono il 48,4% degli immobili”. E’ la fotografia che restituisce, numeri alla mano, il potere economico reale delle donne “vivisezionate dal marketing, ma non dalle infrastrutture sociali” come ha detto l’economista Giovanna Badalassi di Ladiynomics che ha preso parte al panel pomeridiano del Festival Libere di essere con la presidente della rete D.i.Re, Antonella Veltri e, tra le altre, la Chair Women20, Linda Laura Sabbadini. E’ questo potere economico che le donne hanno come ‘agenti decisori degli acquisti’ che va tradotto in proposte attive,secondo l’economista. Numerose le ricerche e gli studi citati nel suo intervento che mostrano come la leadership femminile faccia bene al benessere sociale, ai diritti, al contrasto delle diseguaglianze. “In Canada, ad esempio, hanno riscontrato- ha spiegato- una correlazione tra l’incremento delle amministratrici locali e la riduzione della mortalita’ grazie a cura, prevenzione, servizi sociali e istruzione superiore”. E per andare alla politica “una ricerca statunitense- ha detto Badalassi- ha rilevato che le elette al Congresso riescono ogni anno a far arrivare ai loro distretti il 9% di fondi federali in piu'”. “Lo studio ‘Transparency International’ ha infine rilevato, sintetizzando da altri studi che le donne “sono meno corrotte. Mettendo a confronto per il 2017 l’indice di corruzione percepita di Transparency International e il Global Gap Report per 31 Paesi del continente europeo- ha concluso l’economista- si osserva una relazione diretta tra il basso livello di corruzione percepita e la parita’ di genere”.