Dalle consulenze legali all’abbattimento delle barriere linguistiche e culturali. Un servizio di supporto alla persona totalmente gratuito e itinerante, pensato per tutti coloro – dai minori agli anziani – che hanno bisogno di un aiuto per destreggiarsi nel mondo dei servizi, non sempre di facile accesso per chi non possiede gli strumenti adeguati, in un periodo complesso in cui lontananza e isolamento sono diventate condizioni sempre più diffuse. A questo scopo sei giovani a Perugia hanno costituito la startup ‘InStrada’, associazione di promozione sociale per garantire l’accessibilità ai diritti da parte di quei cittadini che si trovano in situazioni di svantaggio, economico o sociale. “Il progetto è innovativo perché riunisce diverse professionalità per assicurare la tutela dei diritti del cittadino e delle persone in ogni fase della loro vita – racconta Serena Covarelli, coordinatrice del progetto per conto della cooperativa sociale Polis – alla selezione hanno partecipato, inviando il curriculum, 41 giovani e ne sono stati scelti 6”.
La start up che si è costituita ha aperto uno sportello a Ponte San Giovanni, nella periferia del capoluogo umbro e sta mettendo in piedi uno sportello legale itinerante, con un camper, che si sposterà nella Media Valle del Tevere e nella zona del Trasimeno, per raggiungere anche le persone che non possono muoversi.
I protagonisti di ‘InStrada’ sono la psicologa Nicolina Caiafa, la mediatrice culturale Svetlana Babenko, la mediatrice familiare Alessandra De Feudis, l’assistente sociale Federica Della Botte e gli avvocati Sebastiano Pirisi e Martina Cicognola, tutti trentenni. Saranno al servizio di cittadini e associazioni della società civile, dando dritte per indirizzare chi ne avrà bisogno nel percorso più adeguato alle proprie necessità: in primis legali e di accompagnamento psicologico, ma anche contro discriminazioni e potenziali situazioni di disparità. Il progetto, finanziato tramite fondi regionali del POR FSE 2014-2020 e del POR FESR 2014-2020 è stato realizzato in partenariato da tre cooperative perugine che operano nel sociale: Polis, Nuova Dimensione e Perusia, che hanno unito le proprie competenze.
“Con la pandemia – racconta Serena – ci siamo dovuti rimodulare per andare incontro alle nuove problematiche che si sono generate. Abbiamo cercato di tramutare il problema in una risorsa, riadattando il progetto in base a ciò che succede, ai vari decreti e alle diverse ordinanze”. “Lavoreremo a stretto contatto con i servizi del territorio, enti o associazioni, e gli uffici della cittadinanza delle zone nelle quali ci muoveremo – prosegue Serena – che ci indicheranno di volta in volta i luoghi più scoperti ed i punti dove c’è più bisogno dell’unità di strada”
Il punto di forza di ‘InStrada’ vuole essere la multidisciplinarità: offrire in équipe un supporto globale alla persona. “Nel mio caso – spiega la psicologa Nicolina Caiafa – una volta ascoltata la persona e analizzati bisogni e problematiche presenti, sarò in grado di offrire un servizio interfacciandomi con i miei colleghi, suggerendo una consulenza legale laddove ce ne fosse bisogno o avvalendomi del contributo della mediatrice culturale nel caso sorgessero difficoltà nella comunicazione”.