Mediolanum ha chiuso il 2020 con un utile netto di 434,5 milioni di euro, in calo rispetto ai 565,4 milioni dell’anno precedente “principalmente per minori fees, particolarmente elevate nel 2019”, specifica una nota del gruppo. Il totale delle masse gestite e amministrate ha raggiunto a fine 2020 quota 93,347 miliardi di euro, con un incremento del 10% rispetto alla stessa data del 2019. Gli impieghi alla clientela retail del gruppo si sono attestati a 12,139 miliardi (+17%). Mediolanum propone la distribuzione di un dividendo pari a 0,78 euro per azione per un ammontare complessivo di 573,3 milioni, di cui 19,6 milioni a valere sull’esercizio 2020 pagabili a maggio 2021, mentre i rimanenti 553,7 milioni pagabili a ottobre 2021 e quindi subordinatamente al via libera della Bce il cui stop al pagamento delle cedole vale al momento fino al 30 settembre prossimo. Il Cet1 a fine anno era invece pari al 20,4%. “In un anno così difficile segnato dalla pandemia del Covid-19 Banca Mediolanum consegue risultati comunque eccellenti: a cominciare dal patrimonio della clientela, pari a oltre 93 miliardi di euro, in crescita del 10 per cento. Inoltre l’entità dell’utile di esercizio ha beneficiato della crescita delle masse in gestione, della raccolta in polizze protezione e non ultimo del buon livello del margine da interessi, in aumento nonostante le condizioni di tassi sfavorevoli, grazie al sostegno delle erogazioni alla clientela”, ha commentato l’amministratore delegato, Massimo Doris, secondo il quale “tutto ciò si riflette in una solida posizione di capitale, con un Cet1 Ratio al 20,4% che tiene conto anche della generosa proposta di dividendi”.