Il turismo del Piemonte, nel 2020, ha subìto un calo del 54% nei pernottamenti e del 58% degli arrivi rispetto all’anno precedente. Il dato è dell’Osservatorio Turistico Regionale. Segnali confortanti emergono dalla lettura della stagione estiva che, nella regione, ha segnato una buona ripresa dopo la chiusura forzata del lockdown primaverile: a livello di “destinazione Piemonte”, infatti, il calo dei movimenti è del 36% degli arrivi e del 38% nelle presenze, con una lenta ripresa nel periodo maggio – giugno. Interessante la risalita di luglio e, soprattutto, del mese di agosto che presenta a livello regionale una flessione complessiva di circa il 27% dei movimenti rispetto al 2019, differenziata tra le diverse aree territoriali. A livello locale, nell’estate 2020, l’area Langhe Monferrato Roero ha quasi pareggiato i risultati di agosto 2019 e registrato una perdita del 32% di arrivi e del 31% di pernottamenti nel periodo di settembre-ottobre. Il Cuneese, in agosto, registra -17% di arrivi e -23% di presenze, con una flessione del 34% negli arrivi e del 31% di pernottamenti nel successivo mese di settembre. L’Alessandrino registra in agosto la minore diminuzione di pernottamenti di tutto il 2020 (-24% sull’anno precedente) e del 35% di arrivi. In termini di arrivi, il miglior risultato si verifica, invece, nel mese di settembre; nello stesso mese il deficit nei pernottamenti si ferma a -20%. Biella, Valsesia e Vercelli sostanzialmente pareggiano i risultati del mese di agosto dell’anno precedente, -3% di arrivi e – 0,5% di presenze. Il Distretto dei Laghi registra ad agosto -14% di arrivi e -23% di pernottamenti. L’Atl di Novara vede -38% di arrivi e -33% di pernottamenti. Nell’area Torinese ad agosto -47% di arrivi e -44% di pernottamenti: calo che impatta notevolmente sul consuntivo regionale, anche se si tratta di un dato da considerare ancora provvisorio. I movimenti internazionali 2020 hanno subito una contrazione del 67% degli arrivi e del 63% dei pernottamenti, con una minore perdita sul mercato italiano, -53% di arrivi e -48% nelle presenze. La provenienza estera che ha registrato una riduzione più contenuta è il Belgio e, a seguire, la Svizzera, che rimane comunque la seconda provenienza estera dopo la Germania per valore assoluto di presenze. Guardando, infine, ai movimenti dalle regioni italiane, i turisti provenienti dalla Lombardia hanno confermato l’interesse per il Piemonte e fanno registrare la flessione più contenuta tra tutte le provenienze regionali: -38% di arrivi e meno 30% di presenze. “I dati rilevati dall’Osservatorio turistico regionale, pur fotografando la situazione critica che condividiamo a livello nazionale, confermano che il nostro Piano di sostegno al turismo ha consentito di mitigare l’impatto negativo della pandemia Covid sul settore – ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – In primis, i bonus a fondo perduto per consentire alle attività alberghiere ed extra-alberghiere di sostenere le spese per l’adeguamento alle norme di sicurezza e al distanziamento sociale; quindi, il forte investimento nei voucher vacanza lanciati dalla Regione e gestiti con grande successo dai consorzi turistici con oltre 25 mila vacanze vendute a fine 2020 e, infine, la massiccia campagna di comunicazione ‘Piemonte singolare’ che è tutt’ora in corso”.