La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS è stata premiata per il quarto anno consecutivo Top Employer Italia, certificazione che viene rilasciata alle organizzazioni che si distinguono per l’impegno a fornire le migliori condizioni di lavoro ai propri dipendenti, dunque per le politiche relative alle risorse umane, con particolare attenzione allo sviluppo, alla formazione del personale e all’attenzione per le esigenze familiari e sociali dei dipendenti. Lo rende noto un comunicato.
“Confermare questa certificazione di qualità nelle politiche di gestione delle risorse umane quest’anno assume ancora più valore, poiché la Fondazione ha dovuto affrontare una emergenza sanitaria eccezionale – afferma il direttore generale della Fondazione, Marco Elefanti – il Gemelli, senza sottrarsi al suo ruolo di grande ospedale di ricerca e cura, ha aggiunto, senza esitazione ma non senza forti criticità economiche e di sostenibilità complessiva, all’impegno costante per assicurare le migliori terapie a tutte le persone che vi si rivolgono per le alte competenze mediche, la straordinaria responsabilità di essere in prima linea per la lotta al Covid, a cui da marzo 2020 è stato dedicato l’Ospedale Columbus, gestito direttamente, che è diventato il secondo Hub Covid Regionale con oltre 4.000 pazienti assistiti. Siamo orgogliosi e riconoscenti per come tutti i nostri collaboratori medici, infermieri, personale sanitario, personale di supporto e amministrativo hanno risposto a questa emergenza e questa certificazione ci spinge a fare sempre meglio, soprattutto adesso, guardando al futuro”.
“Il mantenimento della certificazione Top Employer – aggiunge Daniele Piacentini, direttore Risorse Umane della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – in questo anno davvero eccezionale è il risultato di un costante impegno di tutta l’organizzazione a mettere le persone non solo al centro, ma ‘prima’ di tutto. Durante questo anno difficile e complesso abbiamo cercato, sia attraverso politiche chiare, sia mediante piccoli atti concreti, di stabilire un forte legame di fiducia e vicinanza con le persone, investendo nella sicurezza dei lavoratori, non solo in termini fisici, ma anche psicologico-emozionali, organizzativi ed economici, assicurando il più possibile stabilità, in un momento di grande incertezza personale e familiare, con l’obiettivo di far sentire ognuno parte di una comunità, che unita affrontava la crisi e unita sarebbe ripartita al termine della stessa. L’emergenza sanitaria ha consolidato e reso ancora più chiaro il nostro obiettivo di ogni giorno: mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra umanità per assicurare le migliori cure a tutti i nostri pazienti”.