L’Italia è destinataria di molte risorse nell’ambito del Recovery Plan, investimenti che non vanno sprecati e che devono riguardare soprattutto la transizione ambientale. Lo ha affermato Gregorio De Felice, nella foto, capo economista di Intesa Sanpaolo in un convegno del Centro Studi Grande Milano.
“L’Italia ha beneficiato ampiamente delle iniziative europee – ha detto – senza il programma di acquisti della Bce e le aspettative di ripresa e rilancio dell’economia alimentate dal programma di Next Generation Eu, la percezione circa la sostenibilità del debito pubblico italiana si sarebbe fortemente deteriorata in presenza della attuale recessione”. Secondo De Felice, “il programma di Next Gen Eu è delineato in modo particolarmente positivo per l’Italia. La componente dei sussidi a fondo perduto è destinata ad accrescere la robustezza della nostra economia, ad aumentare la produttività e il potenziale di crescita attraverso un piano di riforme ad ampio raggio. Next Gen EU destina all’Italia circa il 28% delle risorse complessive, a fronte di un peso dell’economia italiana nella UE del 13%. Questi fondi devono servire da un lato a rilanciare gli investimenti e dall’altro a recuperare i ritardi dell’economia italiana”. Inoltre, “le linee guida di Next Generation riguardano in modo particolare un aspetto su cui l’Italia potrà giocare un ruolo di rilievo: la transizione ambientale. Nei prossimi anni avremo una crescente domanda di prodotti e servizi “verdi” (agro-alimentare, bioeconomia, edilizia verde, abbigliamento, componentistica auto e meccanica). L’Italia ha l’industria manifattura meno inquinante di Europa assieme alla Germania e una ricca dotazione di brevetti per la sostenibilità ambientale. L’Italia ha una opportunità storica da cogliere per rafforzare la ripresa economica, accelerare il potenziale di crescita, permettere uno sviluppo più equo e inclusivo.