Venerdì ricorre il primo centenario della nascita di Leonardo Sciascia e per l’occasione la Fondazione che porta il nome dello scrittore di Racalmuto Leonardo Sciascia lancerà online la prima di tante manifestazioni organizzate nell’anno in cui si celebra il centenario della nascita del grande scrittore siciliano. A partire dalle ore 19, sui canali Facebook e YouTube della Fondazione, sarà trasmessa in diretta una tavola rotonda che vedrà coinvolti alcuni degli studiosi che più assiduamente si sono occupati dell’opera di un intellettuale mai schierato con il potere: Antonio Di Grado, direttore letterario della Fondazione; Matteo Collura, autore della prima biografia dello scrittore, “Il maestro di Regalpetra”; Massimo Onofri, Luis Luque Toro, Giuseppe Traina, Nino De Vita, Lavinia Spalanca, Rosario Castelli e Paolo Squillacioti, che ha curato per la Adelphi la riedizione delle opere complete di Sciascia. A introdurre l’evento saranno il sindaco e l’assessore alla cultura di Racalmuto, Vincenzo Maniglia e Enzo Sardo, e il regista Fabrizio Catalano, incaricato di coordinare le iniziative per il centenario sciasciano.
In questa occasione, verrà inaugurato un monumento commemorativo, fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Racalmuto e realizzato da Francesco Puma, e verrà presentata la cartella che la Fondazione Sciascia ha realizzato in collaborazione con la Pinacoteca Alberto Martini, con un’acquaforte del grande artista di Oderzo, che fu uno dei precursori del Surrealismo, dal titolo “Le tre sirene” e un testo di Sciascia.
Alla mostra già allestita e inaugurata la scorso settembre alla presenza del presidente della Camera, Roberto Fico, che raccoglie numerosi scatti inediti di Sciascia, ne seguirà nei prossimi mesi un’altra, prestigiosa, con le foto di scena realizzate da Enrico Appetito sul set del film ‘Il giorno della civetta’. Numerose pubblicazioni dedicate allo scrittore racalmutese appariranno nelle prossime settimane. Tra queste, ‘Il tenace concetto’ (Rogas Edizioni), scritto a sei mani da Fabrizio Catalano, Alfonso Amendola ed Ercole Giap Parini, che prova a rileggere l’attualità alla luce della lezione etica di Sciascia.