La sentenza della Corte di Appello incrementa la somma che il colosso Usa dovrà versare alla Business Competence di Cassina de’ Pecchi
Non più 350 mila euro ma 3 milioni e 800 mila euro. E’ l’importo del risarcimento che dovrà pagare Facebook alla società milanese di sviluppo software Business Competence, secondo quanto stabilito dalla Corte di Appello di Milano. Secondo i giudici il colosso Usa avrebbe copiato un’applicazione che, tramite la geolocalizzazione, consente agli utenti di individuare negozi, locali, ristoranti di loro interesse e vicini.
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Un illecito che era già stato accertato nella sentenza di primo grado e confermato anche in appello. A settembre 2019 era arrivata la prima quantificazione del danno per la società con sede a Cassina de’ Pecchi, in provincia di Milano, assistita dal professor Marco Splidoro, con il tribunale che aveva stabilito un risarcimento da 350 mila euro. Sentenza che ora i giudici di appello hanno in parte riformando, portando la cifra da risarcire a 3,8 milioni di euro.
Come si legge nel provvedimento, la Corte d’Appello civile, presieduta da Domenico Bonaretti, “ritiene corrette le modalità con cui la CTU (consulenza tecnica d’ufficio del Tribunale, ndr) ha calcolato in misura pari a euro 3.831.000 il pregiudizio economico complessivo subito da Business Competence, a causa dell’illecita condotta di Facebook”.
Nonostante tale consulenza i giudici di primo grado della sezione specializzata imprese avevano invece come detto quantificato il danno per un importo di 350 mila euro, e avevano disposto a carico di Facebook 90mila euro di spese legali a favore della società italiana e il rimborso dei consulenti tecnici della stessa.
Repubblica.it