Consiglio di Amministrazione di Banca Generali, riunitosi sotto la presidenza di Giancarlo Fancel, ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2020. L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, nella foto, ha commentato: “Siamo molto orgogliosi del risultato del semestre per le dinamiche di crescita commerciale e qualità dei ricavi che hanno confermato il trend di diversificazione degli attivi. In un momento straordinariamente difficile per le incertezze prima sanitarie e poi economiche, i nostri banker hanno saputo dimostrare le proprie competenze e il valore della professionalità registrando i migliori dati di crescita di raccolta da struttura esistente per la Banca. Rilevante il contributo di tutti i colleghi che hanno garantito in ogni momento la piena operatività e hanno portato avanti con dedizione i progetti strategici della Banca. Tra le nuove iniziative, l’offerta in prodotti ESG e le soluzioni innovative per avvicinare il risparmio privato all’economia reale, stanno trovando crescente riscontro tra la clientela che riconosce il valore della nostra offerta gestita. Nonostante le complessità e le incognite all’orizzonte la flessibilità e la solidità della banca ci pongono nelle migliori condizioni per continuare a crescere in misura superiore al trend di mercato di riferimento”.
RISULTATI ECONOMICI AL 30 GIUGNO 2020 Il primo semestre 2020 si è chiuso con un utile di €131,9 milioni, in linea al risultato dello stesso periodo dello scorso anno (€132,8 milioni) nonostante le complessità dalla diffusione della pandemia Covid-19 con le sue pesanti conseguenze sul fronte macroeconomico mondiale. I mercati finanziari hanno mostrato una volatilità particolarmente accentuata nei primi sei mesi dell’anno che ha trovato risposta nelle azioni tempestive delle banche centrali e dei governi. I mercati azionari hanno vissuto forti oscillazioni privilegiando alcune tematiche settoriali e in generale le performance di molte asset class hanno risentito degli effetti della crisi, con alcune eccezioni come l’obbligazionario governativo. Banca Generali ha affrontato in modo proattivo questa volatilità, privilegiando come sempre la protezione del patrimonio della clientela. La strategia prudente e diversificata ha consentito infatti un recupero delle masse gestite e amministrate che sono tornate sui livelli di inizio anno a €68,9 miliardi, mettendo a segno una crescita nel semestre del +9,5% rispetto all’anno precedente. In tale contesto sfidante, il risultato operativo della Banca è ulteriormente migliorato grazie alle iniziative nella diversificazione dei ricavi, all’efficienza nella gestione del margine di interesse, e all’attento controllo dei costi come ormai dimostrato nel modello di business. Tali progressi evidenziano una sostenibilità strutturale nei risultati finanziari in continuo miglioramento, anche se nel breve i benefici espressi sono stati perlopiù assorbiti da una maggiore imposizione fiscale e da componenti non ricorrenti di natura contabile legati al contesto macro. Esaminando nello specifico le principali voci di bilancio si evidenzia: Il margine di intermediazione è salito a €302,2 milioni (+11%). L’incremento è stato trainato da tutte le linee di contribuzione e in particolare dalla crescita del margine finanziario (€50,8 milioni, +28%) e delle commissioni ricorrenti nette (€178,2 milioni, +10%). Positivo anche il contribuito delle commissioni variabili (€73,2 milioni, +3%), il cui contributo è stato generato prima dello scoppio della pandemia. Il margine finanziario del periodo ha beneficiato dell’incremento del margine d’interesse (€42,4 milioni, +26%) grazie alla crescita degli attivi (€12,3 miliardi, +4% da fine 2019), alla maggiore efficienza nella gestione della liquidità e la tenuta della redditività del portafoglio titoli. Il portafoglio di tesoreria della banca a fine periodo si attestava a €8,4 miliardi (+7% da inizio anno) e manteneva un profilo prudente in termini di duration complessiva pari a 1,5 anni e una maturity di 3,7 anni. Le commissioni lorde ricorrenti hanno segnato complessivamente un buon progresso nonostante le mutate condizioni dei mercati. Il risultato complessivo resta determinato dalle commissioni di gestione (€326,3 milioni, +4%) anche se nel periodo è cresciuto fortemente il contributo delle commissioni bancarie e d’ingresso (€55,6 milioni +39%) beneficiando delle nuove iniziative messe in campo sul fronte della Consulenza Evoluta (BGPA), delle attività di collocamento di prodotti strutturati e dal contributo dalle attività di negoziazione. Le commissioni di gestione, le più colpite dalla correzione dei mercati finanziari, hanno mostrato nell’ultimo trimestre una costante ripresa su base mensile a conferma di un rinnovato interesse della clientela per le soluzioni gestite e il progressivo ritorno delle masse totali ai livelli pre-Covid-19. I costi operativi si sono attestati a €113,4 milioni (+12%).