È uscita una nuova edizione del romanzo di Carmine Abate “Tra due mari” (Oscar 451, Mondadori, pp. 216, euro 12), vincitore di ben cinque premi letterari e già tradotto in numerosi Paesi. Il sogno di Giorgio Bellusci è quello di ricostruire il Fondaco del Fico, una locanda in uno sperduto paese della Calabria in cui si era fermato Alexandre Dumas. Nel secondo dopoguerra, in questa stessa Calabria remota, arriva Hans Heumann, giovane fotografo tedesco in cerca di luce, di paesaggi, di nutrimento per la sua arte. Sarà proprio Giorgio, suo coetaneo, ad accompagnarlo nelle esplorazioni e nella scoperta. Il loro rapporto resisterà alla lontananza, al tempo e al destino. Finché la figlia di Giorgio sposerà il figlio di Hans, e dalla loro unione nascerà Florian, ragazzo diviso tra due mondi e due culture. È proprio Florian che racconta in prima persona la storia di Giorgio Bellusci, intrecciata a quella del Fondaco del Fico e cadenzata da viaggi leggendari e da un tremendo segreto, il lavorio di un’ossessione cresciuta negli anni, nella vampa del sole e del silenzio. Vincitore di prestigiosi premi letterari e già tradotto in inglese, francese, giapponese, tedesco, albanese, olandese “Tra due mari” è un romanzo tra i più emblematici e amati di Carmine Abate, un racconto appassionato, ricco di materia, di odori, di suoni, ricco della vita, dei suoi silenzi e delle sue urla, delle sue pause e della sua bruciante urgenza.