Le micro e piccole imprese emiliano-romagnole hanno perso il 10% del fatturato annuo nel bimestre marzo-aprile, durante il lockdown. E’ quanto emerge da una ricerca del centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna. 8,5 miliardi di euro in fumo, con edilizia e comparto benessere a pagare il prezzo più alto. Nell’arco di un decennio, sempre secondo il documento, il settore delle costruzioni ha perso 45mila occupati, pari a un terzo del totale degli addetti. La quarantena ha lasciato segni profondi anche sul settore moda, con un calo di produzione del 71%, mentre per le imprese legate al benessere si parla di un rosso da 129 milioni di euro, provocato dalla concorrenza sleale oltre che dalle chiusure. In grande difficoltà – secondo Confartigianato – anche il turismo: si stima che le spese degli stranieri nel nostro Paese siano crollate di oltre l’80%.