Enolò, start up abruzzese attiva nella filiera del settore enologico, con la sua tecnologia unisce cantine e ristoratori dando loro supporto per garantire il piacere dell’ospitalità e la massima sicurezza ai loro clienti. Come? Mettendo a disposizione, gratuitamente, il suo sistema digitale “Carta dei Vini” il cui utilizzo, per i dealers, non richiede altro che la registrazione sulla piattaforma “cartadeivini.wine”, mentre gli avventori accedono con il proprio smartphone on line, anche tramite un Qr Code. L’azienda sceglie la “solidarietà”, garantendo un servizio che prevede, tra le numerose funzioni, brandizzazione della Carta dei Vini con il marchio del dealer, flessibilità e semplicità d’uso, ma soprattutto abbattimento dei costi. Vantaggi a favore di chi oggi deve e vuole ripartire con la consapevolezza di un mondo che ha improvvisamente cambiato le regole, dove, insieme al mantenimento di quei valori che hanno fatto della ristorazione un settore irrinunciabile, è necessario cogliere le opportunità che l’innovazione, in particolare quella digitale, può presentare. L’ultima versione della Carta dei Vini digitale di Enolò diventa anche menù.
“Attraverso la nostra piattaforma – spiega il Ceo Founder di Enolò Stefano Baldi – i ristoranti, le enoteche, e tutti gli altri operatori, oggi dispongono di un sistema on line per organizzare, presentare e vendere i vini della loro cantina e i piatti della cucina. Enolò però non è solo questo, bensì è una piattaforma molto ampia di servizi con funzionalità evolute e per questo molto vantaggiose. C’è un marketplace B2B originale in cui gli interessi dei produttori di vino e quelli dei professionisti dell’Horeca si incontrano senza alcuna intermediazione e – aggiunge Baldi – instaurano sinergie e rapporti commerciali molto profittevoli per entrambi. C’è un HUB e un sistema logistico integrato alla piattaforma che grazie ai suoi servizi dedicati, genera valore e opportunità per l’intero settore enogastronomico”.