«In questo particolare e triste periodo di emergenza sanitaria del coronavirus abbiamo visto l’importanza dell’ente pubblico a sostegno dell’attività economica. In tal senso un’efficace politica degli investimenti pubblici, con un importante impiego di risorse, potrebbe essere un significativo aiuto per imprimere un vero rilancio economico nel breve e nel più lungo termine». Ne è convinto il Municipio di Biasca, il quale, proprio in funzione delle insicurezze, in particolare della nostra economia locale, è risoluto nel voler assolvere questo suo compito con la realizzazione delle opere previste nel Piano finanziario 2019-2034 appena trasmesso all’attenzione del Consiglio comunale. Municipio il quale «si augura anche che l’attuale fermento edilizio porti con sé una buona crescita sia in termini demografici che economici». Ciò con un’elevata quota d’investimenti che sull’arco di 15 anni dovrebbe raggiungere teoricamente i 126 milioni di franchi lordi. Al netto delle entrate, sono in media 6,8 milioni all’anno. Un onere che, indica la fiduciaria BDO nel documento allestito su mandato dell’Esecutivo, il Comune è in grado di sopportare.
I progetti che il Municipio intende mettere in cantiere nei prossimi 15 anni sono fondamentalmente quelli sui cui di discute da tempo. Opere indispensabili che non si possono più procrastinare nel tempo e che permetteranno al Comune di diventare più attrattivo e attrezzato per svolgere il ruolo di polo regionale. Ma quali sono in concreto? «Innanzitutto le nuove scuole comunali, comprendenti le elementari, la scuola dell’infanzia, e la palestra» spiega al CdT il sindaco Loris Galbusera, rilevando che solo per queste opere si prevede un investimento dell’ordine dei 30 milioni di franchi. «V’è poi – prosegue Galbusera – la costruzione della nuova casa anziani per la quale prevediamo un investimento di circa 20 milioni di franchi». Altro importante intervento che a scadenze regolari torna d’attualità è la ristrutturazione della casa comunale con un investimento stimato tra i 5 ed i 6 milioni di franchi.
Completano il ventaglio degli investimenti principali previsti da qui al 2034 la realizzazione del centro culturale nel comparto di Casa Cavalier Pellanda e la sistemazione di piazza Centrale. «Il Municipio – recita il messaggio – è perfettamente cosciente che la realizzazione dell’integralità di quanto proposto nei tempi previsti sarà ben difficile. È noto che possono sopraggiungere diversi imprevisti tali da rallentare l’iter realizzativo se non addirittura da rendere l’investimento di difficile attuazione. Inoltre lo sforzo per la preparazione e la realizzazione di questi investimenti richiederà un impegno considerevole da parte della nostra amministrazione». Ma di conforto, come detto, è l’analisi della BDO secondo cui «il piano delle opere d’investimento è sostenibile» e «i risultati si situano entro limiti del tutto sopportabili almeno nella prima metà del Piano finanziario, dopo di che le previsioni mostrano un tendenziale peggioramento delle finanze che andrà monitorato con attenzione». Monitoraggio attento della spesa pubblica che il Municipio assicura di voler compiere, «guardando avanti con ottimismo nella speranza di un buono sviluppo del Comune».
Unitamente al Piano finanziario 2019-2034, il Municipio del Borgo ha pubblicato all’attenzione del Consiglio comunale il Consuntivo 2019. Ebbene, i conti dell’anno passato chiudono con un avanzo d’esercizio di 228.000 franchi, determinato da uscite per oltre 32,4 milioni ed entrate per 32.6 milioni . Il 2019, annota l’Esecutivo biaschese nel messaggio, è caratterizzato da molti investimenti tra cui i più importanti sono stati il rifacimento della pista d’atletica e il rifacimento del tetto del pista del ghiaccio, la sostituzione delle balaustre e l’aggiornamento della sicurezza. Accanto a questi investimenti ve ne sono stati altri di minore impatto finanziario ma importanti per lo sviluppo del Comune quali il risanamento degli spogliatoi al centro sportivo, l’intervento sugli argini del Brenno in zona al Ponte e la progettazione del citato centro culturale all’interno della corte della Casa Cavalier Pellanda.
Cdt.ch