Campari ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi in calo del 5,3% a 360,2 milioni, con l’andamento che “riflette l’impatto iniziale da Covid-19, che ha colpito per lo più l’Italia a partire da marzo, oltre a una base di confronto sfavorevole” e “risultati in calo in un trimestre a bassa stagionalità, dopo un inizio anno estremamente positivo”. L’azienda ha chiuso anche l’acquisto del controllo dello champagne Lallier per poco più di 21 milioni di euro. Nel trimestre ci sono state altre due operazioni tra acquisizioni e accordi commerciali, il primo in Giappone e il secondo in Francia. Il 14 febbraio il gruppo ha siglato un accordo per la creazione di una joint-venture in Giappone, con Ct Spirits Japan: si tratta di un partner locale, esperto nel settore del food and beverage, per lo sviluppo e la promozione dei prodotti del gruppo nel mercato nipponico. Per i prossimi mesi il gruppo prevede “una performance maggiormente impattata nel secondo trimestre e all’inizio del terzo, periodo di picco stagionale per il business degli aperitivi a elevata marginalità”, mentre “con la graduale revoca delle misure restrittive nei vari mercati, e stanti le attuali condizioni di visibilità, l’impatto negativo è atteso gradualmente diminuire nella restante parte dell’anno”.
“Guardando al lungo termine, restiamo fiduciosi sull’andamento positivo dei consumi e sulle opportunità di crescita del nostro business”, ha aggiunto l’ad Bob Kunze-Concewitz, nella foto, che ha sottolineato come Campari stia “accelerando i programmi di trasformazione digitale e di sviluppo di e-commerce per rafforzare ulteriormente le capacità digitali dell’intera organizzazione”.