Il gruppo A2A (nella foto, Lucio Valerio Camerano a. d. di A2A) ha chiuso il 2019 con un utile netto di pertinenza di 389 milioni di euro, in crescita del 13,1% rispetto al 2018. L’utile netto ordinario è di 378 milioni, in calo dai 438 milioni precedenti. Alla prossima assemblea verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 0,0775 euro per azione, in crescita del 10%. Tra gli altri dati, i ricavi sono saliti del 13% a 7,3 miliardi di euro, il margine operativo lordo è di 1,234 miliardi, pressochè invariato, il risultato operativo è salito del 16,8% a 687 milioni. La posizione finanziaria netta è negativa per 3,154 miliardi, contro i 3,022 precedenti. Gli investimenti sono saliti del 25% a 627 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione di A2A ha elaborato il nuovo piano strategico 2020-2024, evoluzione di quello approvato lo scorso anno; il piano prevede investimenti per 4,5 miliardi di euro, autofinanziato, a parte eventuali operazioni di acquisizione non incluse. Il dividendo è previsto in crescita a 8 centesimi nel 2020, e in crescita media annua del 5% dal 2021 al 2024. Il Mol dovrebbe aumentare di 434 milioni, per arrivare a 1,626 miliardi nel 2024. Il Consiglio, afferma una nota, ha preso atto del rinnovo della governance previsto con la prossima, imminente, Assemblea dei Soci che potrebbe cambiare significativamente la composizione del Consiglio stesso; inoltre il Piano Strategico è stato redatto prima dell’emergenza sanitaria Covid 19 e “nonostante siano state prodotte dalla società analisi di sensitività sugli effetti dell’epidemia individuate le prime misure contenitive dei possibili effetti nell’anno in corso, la grande incertezza dell’attuale contesto macroeconomico globale richiederà certamente ulteriori e più approfondite analisi nei prossimi mesi”.
Per questi motivi, il cda “ritiene utile che il presente piano venga sottoposto all’attenzione del Consiglio di Amministrazione entrante per le eventuali modifiche, integrazioni, aggiornamenti”. Il gruppo A2A “non esclude la possibilità di contrazioni nel volume di talune attività commerciali ed industriali” per il coronavirus, il cui impatto sui risultati complessivi però, qualora l’emergenza sanitaria non dovesse protrarsi oltre la fine dell’anno, “si stima contenuto anche in considerazione dell’ampia diversificazione delle attività stesse fra cui, alcune rilevanti, regolate”. Lo afferma una nota a commento dei risultati di bilancio. “Maggiormente significativi – è scritto – potrebbero essere gli impatti dello scenario energetico nel caso in cui l’attuale debolezza dovesse continuare o aggravarsi. A2A ha individuato le prime misure contenitive dei possibili effetti negativi di natura economico/finanziaria nell’anno in corso”. Quanto all’ipotesi “del possibile differimento del pagamento delle bollette, che pare al momento remota, dovrà essere valutata con riferimento alle modalità ed alle fattispecie di clientela coinvolta; in ogni caso verrà gestita al pari di quanto faranno gli altri operatori di mercato”.