SCINTILLE DEL FILOSOFO BODEI SUL DOMINIO E LA SOTTOMISSIONE
(di Cesare Lanza per Il Quotidiano del Sud) Remo Bodei, grande filosofo (Cagliari, 3 agosto 1938) ha presentato all’Auditorium delle Officine Garibaldi di Pisa il suo ultimo libro, “Dominio e sottomissione” (il Mulino). Francesca Rigotti ha scritto: «Dominio degli uomini su altri uomini, degli uomini sugli animali; dei maschi sulle femmine; degli uomini sulle macchine e, nel gran finale aperto, dominio di noi sui robot o dei robot su di noi. Il dominio di alcuni e la sottomissione di altri è il motivo conduttore ma di motivi ce ne sono tanti altri – della grandiosa sinfonia composta da Remo Bodei in questo libro a più piani, in cui si analizzano il passato e la storia congiungendoli col nostro presente fugace e con il futuro dell’attesa, del timore, dell’imprevedibilità. Senza però che il sistema del dominio, in cui alcuni che detengono il potere comandano e altri sono comandati e sottomessi, diventi il modo “naturale” di pensare e agire degli umani che stanno insieme politicamente».
LA SCHIAVITÙ INCOMPRENSIBILE NELL’ESERCIZIO DI POTERE E GOVERNO
«Un Bodei quasi arendtiano dunque,che mi pare non condividere l’idea del vivere insieme in quanto inesorabilmente e necessariamente determinato dal modo in cui si domina, si esercita il potere, si governa. Tant’è che il filosofo mette indubbio il dogma antropologico dell’impossibilità di uscire dall’aggressività congenita a lgenere umano, della Menschheit priva di Humanität sostenuta da Sigmund Freud, Elias Canetti e Konrad Lorenz, ma anche da Oriana Fallaci e James Hillman. Quello di Bodei è piuttosto uno sforzo di comprendere come sia (stato) possibile che esseri umani abbiano trasformato altri esseri umani in schiavi costretti a lavorare in condizioni disumane, o a far vivere lavoratori salariati in condizioni di quasi schiavitù».
È NATURALE CHE IL SUPERIORE E IN POCHI COMANDINO GLI INFERIORI?
«Certo fu determinante il peso della visione aristotelica della schiavitù e della inferiorità naturale a influire sulle vicende di molti milioni di uomini e di donne, giacché è nella natura delle cose che il superiore comandi l’inferiore (e poi si dice chela filosofia non conta niente). Ma fu anche il confronto filosofico, teologico e politico del ’500 spagnolo a riscattare gli indios dalla loro condizione di schiavitù, scrivendo il certificato di nascita delle moderne teorie dei diritti umani – nella lettura di Bodei, che leggermente si discosta da chi attribuisce la paternità di tali teorie alla reazione alle guerre di religione seguite in Europa alla Riforma luterana. In ogni caso, i diritti umani sono qui presentati non come valori astratti dotati di un fondamento naturali stico (natura vult!), ma come esigenze e rivendicazioni storiche che finiscono alla fine per favorire tutti i membri della società» .
A CATANIA E BARI CALDO ESTIVO E MOLTI FANNO ANCHE IL BAGNO
Ieri a Catania il termometro segnava 25,2 gradi,a Bari 23,8, a Pescara 23,5, a Roma 20, a Milano e Torino 19, a Genova 17. «Così a Bari e Catania con creme solari e tuffi. Turisti a torso nudo a Roma, boom di gelati in Liguria» [Talignani, la Repubblica].
MARIA GRAZIA CUCINOTTA RICOVERATA PER UN MALORE
Mariagrazia Cucinotta (Messina, 27 luglio 1968) s’è sentita male alle 21 di martedì avrebbe dovuto calcare le scene del Supercinema di Castellammare di Stabia (Napoli) per recitare nella commedia “Figlie di Eva”, al fianco di Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi. E invece, a sipario aperto, è finita in ambulanza nell’ospedale Leonardo di Castellammare. Un malore l’ha colta di sorpresa poco prima dell’inizio dello spettacolo. Il suo staff ha poi fatto sapere che l’artista sta bene: «Nulla di grave». Lo spettacolo è stato annullato, l’attrice siciliana, 51 anni,è ancora precauzionalmente ricoverata.