Svolta nell’inchiesta sulla Banca popolare di Bari: il gip Francesco Pellecchia ha disposto gli arresti domiciliari per Marco Jacobini, ex presidente del Consiglio di amministrazione; del figlio Gianluca, ex vicedirettore generale e condirettore; e di Elia Circelli, ex responsabile della funzione bilancio e amministrazione della direzione operations della Banca popolare di Bari. L’interdizione per un anno dalle funzioni bancarie e dalla dirigenza di società è stata disposta per l’ex amministratore delegato Vincenzo De Bustis Figarola. Sono accusati, a vario titolo, di falso in bilancio e ostacolo alla vigilanza, per le presunte false comunicazioni inviate alla Consob e alla Banca d’Italia. Le misure cautelari sono state chieste dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, all’esito delle indagini della guardia di finanza. L’istituto di credito con sede nel capoluogo pugliese è stato commissariato da Bankitalia il 13 dicembre, mentre il giorno dopo e il Governo ha varato un piano di salvataggio. Attualmente la banca e’ gestita dai commissari: Antonio Bladini e Enrico Ajello.
Nove indagati, tra i reati contestati anche l’estorsione
Sono 9, in totale, le persone indagate nell’inchiesta sulla Banca popolare di Bari, che stamattina ha portato all’arresto dell’ex presidente Marco Jacobini, del figlio Gianluca e del dirigente Elia Circelli nonché alla notifica di un’interdizione per un anno all’ex ad Vincenzo De Bustis. Tra gli indagati – per cui non sono state chieste misure cautelari – figurano anche l’altro figlio di Marco Jacobini, Luigi; Giorgio Papa, ex amministratore delegato; Roberto Pirola e Alberto Longo, ex presidenti del Collegio sindacale; Giuseppe Marella, ex Responsabile dell’Internal Audit della Banca popolare di Bari. In totale sono contestati 13 episodi di falso in bilancio, commessi negli anni tra il 2014 e il 2018; un episodio di falso in prospetto in relazione alla vendita delle azioni; sei di ostacolo alla vigilanza, ai danni di Consob e Banca d’Italia; maltrattamenti e estorsioni nei confronti di Luca Sabetta, ex chief risck officer, che denunciò in procura i presunti abusi subiti.
Perquisizioni anche a Roma e Milano
Diciassette perquisizioni sono state eseguite dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bari contestualmente all’esecuzione delle ordinanze cautelari nei confronti dei vertici della Banca popolare di Bari. I provvedimenti sono stati eseguiti su delega della Procura i presso le abitazioni e gli uffici ubicati in Bari, Roma, Milano e Bergamo, nella disponibilita’ delle quattro persone raggiunte dalla misura cautelare e di altri sei responsabili dell’Istituto di credito, di cui quattro indagati nell’ambito dello stesso procedimento, e presso la Direzione della Banca Popolare di Bari ove risultano alcune cassette di sicurezza nella disponibilita’ dell’ex Presidente Marco Jacobini.
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