Una startup californiana lavora sulla realtà aumentata. Il lancio atteso tra due anni
Creato il prototipo delle prime lenti a contatto “intelligenti”.
A farlo è stata una startup californiana che ha l’obiettivo di realizzare le Mojo Lens, dispositivi per la realtà aumentata (AR), costituiti da un piccolo display incorporato attivabile con un semplice sguardo, il cui lancio è previsto entro un paio di anni. Il progetto è stato sviluppato dalla California Mojo Vision, che vuole di ridurre la dipendenza dagli schermi di telefoni e tablet, proponendone uno che sarà direttamente a contatto con i nostri occhi. Questo significa che gli utenti che riceveranno un messaggio non dovranno estrarre il telefono dalla tasca o dalla borsa per leggerlo, ma semplicemente guardare nell’angolo del loro campo visivo.
Le lenti saranno anche collegate a Internet, il che significa che gli utenti potranno avere accesso praticamente istantaneo alle informazioni sull’ambiente circostante, come ad esempio le indicazioni per il sushi più vicino. “Vogliamo creare una tecnologia che permetta agli utenti di essere se stessi, che li faccia sentire in contatto con la propria persona. Il dispositivo non cambia l’esteriorità in alcun modo, non comporta strani atteggiamenti durante le passeggiate in città o gli attraversamenti stradali”, afferma Mike Wiemer, cofondatore e responsabile della tecnologia di Mojo Vision.
“Il dispositivo è molto discreto e francamente il più delle volte non è nemmeno visibile”, aggiunge.
Associando un display AR in una lente a contatto, la società ridurrà drasticamente l’utilizzo di hardware immersivi, come le cuffie legate al collo. “Le cuffie AR di oggi sono troppo scomode per essere indossate in situazioni sociali e professionali e molte soluzioni AR cercano di creare esperienze coinvolgenti che possono ingombrare la realtà. Ecco perché Mojo ha l’obiettivo pioneristico dell’Invisible Computing, un display che non ostruisce la realtà”, si legge sul sito web dell’azienda. In futuro lo schermo che più usiamo sarà direttamente nell’occhio, grazie a una lente a contatto che integra un display grande quanto un granello di sabbia.
Mojo Vision ha raccolto oltre 100 milioni di dollari di investimenti di venture capital da fondi come Gradient Ventures di Google – ha mostrato il suo prototipo, ancora in fase di sviluppo, ad alcuni giornalisti statunitensi. La lente a contatto integra una serie di componenti, tra cui una batteria che potrebbe essere ricaricata dentro un porta-lenti, ma anche in modalità wireless da una collana. Il collegamento a internet passerà invece dallo smartphone o da un altro dispositivo. I possibili utilizzatori sono molteplici, dal vigile del fuoco in azione ai 285 milioni di persone che nel mondo, secondo l’Oms, hanno disabilità visive.
Repubblica.it