Sessantotto anni, direttore del Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’università di Catania, già docente di master sulla difesa dei consumatori e consigliere nazionale della Croce rossa italiana, il professore Giuseppe Vecchio è il nuovo Garante siciliano per l’infanzia e l’adolescenza. Tra le sue pubblicazioni scientifiche “Il regime delle relazioni interpersonali. Mediazione giuridica e criteri deontologici di intervento professionale dei servizi sociali”. Lo ha nominato la giunta regionale su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Antonio Scavone. “Nella scelta che il governo regionale ha effettuato tra le 13 candidature arrivate – afferma l’assessore Scavone – il professore Vecchio rappresenta la migliore garanzia possibile per la vigilanza e il rispetto dei diritti dei minori, sicuri come siamo che saprà svolgere un ruolo di efficace ausilio alle istituzioni preposte, come i tribunali per i minori, oltre che coadiuvare il governo regionale nelle opportune modifiche legislative da apportare per una migliore tutela degli adolescenti”. Tra i compiti del garante; la vigilanza in Sicilia sulla convenzione dei diritti del fanciullo del 20 novembre 1989 e delle successive convenzioni internazionali che tutelano i soggetti in età evolutiva, sui fenomeni di esclusione sociale e di discriminazione dei bambini e degli adolescenti, sulla comunicazione a mezzo stampa e audiovisiva sotto i profili della percezione e della rappresentazione infantile, sui fenomeni dell’evasione e dell’elusione dell’obbligo scolastico e sul fenomeno dei minori scomparsi, la promozione delle forme di partecipazione degli adolescenti alla vita delle comunità, la collaborazione con l’Osservatorio permanente sulla Famiglia contro la pedofilia e la pedopornografia infantile. “Al professore Vecchio affidiamo l’incarico di affiancare questo governo regionale e tutti gli enti preposti- continua Scavone- affinché si migliori sempre di più il sistema a salvaguardia dei diritti degli adolescenti con l’obiettivo di creare una vigilanza efficace che , in caso di necessità di intervento delle istituzioni per la tutela dei minori e purtroppo le cronache ci dicono che succede spesso, si metta in moto un meccanismo che ci faccia intervenire il più tempestivamente possibile”.