I vertici della sanità resistono nel fortino assediato, il Covid fa veramente paura e tutte le misure adottate non sembrano sufficienti. I direttori generali sono in trincea e gestiscono l’emergenza con alterne fortune, ospedali al collasso, drive-in stressati, utenti inferociti per la difficoltà (o l’impossibilità) di avere risposte convincenti. I media attaccano a testa bassa e in provincia gli amministratori locali sono non danno tregua. Un sistema sanitario che sopravviveva a stento all’ordinario oggi si sfarina giorno dopo giorno di fronte alla impossibilità di porre rimedio alla situazione. Ci sono manager abituati allo stress e medici che vanno in confusione e aumentano le difficoltà di tutti. I dg più navigati si defilano e tappano le falle una alla volta evitando le polemiche e le sortite pubbliche, altri si offrono come vittime sacrificali sbagliando tempi e modi. Con il risultato che le cose si complicano e la confusione aumenta. Ci sono i focolai del Covid, ma ci sono anche gli incendi provocati dalle polemiche che coinvolgono Casati alla Asl di Latina, da quelle che mettono alle corde Santonocito a Tivoli. Fatica a reggere l’assalto il direttore generale del San Camillo Fabrizio D’alba, reagisce con feroce determinazione la Frittelli a Tor Vergata, respingendo ogni tentativo di crocifiggere il sistema. Nel contempo procedono con ordine Annichiarico al San Giovanni, Tanese alla Asl Roma 1, Quintavalle alle Asl 3 e 4. Desaparecido Panella all’Umberto I, in silenzio stampa la Degrassi alla Roma 2. Marginali in questo contesto, da passare quasi sotto silenzio, le notizie riguardanti le poltrone. Una conferma e una nomina. Daniela Donetti è stata premiata con la riconferma alla Asl di Viterbo, Pierpaola D’Alessandro è stata promossa Dg alla Asl di Frosinone. Due mosse obbligate per l’assessore D’Amato, ma anche segnali importanti. E magari non saranno i soli.
Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio