E’ Barolo, centro delle Langhe piemontesi, la “Città Italiana del Vino 2021”. Il riconoscimento di “Città del Vino”, che ha il patrocinio del Ministero per le politiche agricole, è stato assegnato al comune delle Langhe che si contendeva il titolo con i territori di Bianco (Reggio Calabria), Duino Aurisina (Trieste), Montepulciano (Siena), Montespertoli (Firenze), Taurasi (Avellini) e Tollo (Chieti). A Duino Aurisina e Montepulciano, la commissione ha riconosciuto però una menzione speciale per la validità del progetto culturale che sosteneva le rispettive candidature. “Siamo molto contenti che sia stato premiato il nostro dossier e lo sforzo di coinvolgimento del territorio e delle istituzioni locali e regionali, che ci supporteranno nel programma di appuntamenti ed eventi previsti per il 2021 – ha dichiarato Renata Bianco, sindaco di Barolo -. Il 2020 è stato un anno molto difficile e crediamo che questa iniziativa sia un forte messaggio di speranza e ripartenza”.
“Questo concorso tra i Comuni a vocazione vitivinicola ed enoturistica intende mettere in risalto l’influenza della cultura del vino nella società, nel paesaggio, nella cultura e nell’economia locale – sottolinea il Presidente di Città del Vino, Floriano Zambon -. E’ un’occasione per promuovere modelli virtuosi di gestione del territorio e valori culturali e di sostenibilità che da sempre contraddistinguono la nostra Associazione”.