Proprio nel periodo in cui crescono i numeri dei contagi e dei ricoveri da coronavirus, e sui social tornano a girare le foto di medici e infermieri messi sotto pressione dalla mole di lavoro causata dall’emergenza sanitaria, la ‘Giornata dei Camici bianchi’ diventa ufficialmente legge.
L’idea di una giornata dedicata a quegli ‘eroi’ che hanno rischiato la vita lungo una corsia d’ospedale durante le lunghe giornate del lockdown è stata del regista italo/turco Ferzan Ozpetek e poi rilanciata con una petizione dalla Siae. La data scelta invece, il 20 febbraio, è stata suggerita da Luciana Littizzetto: lo scorso 20 febbraio è stato, infatti, il giorno in cui Annalisa Malara, anestesista dell’ospedale di Codogno, ha scoperto che Mattia, il 38enne identificato come ‘paziente uno’, era stato colpito dal coronavirus. “Sono passati sei mesi – osserva Ozpetek – un periodo per tutti cupo e doloroso, di smarrimento e impotenza, per alcuni veramente drammatico. Dal mese di aprile, quando ebbi l’idea della Giornata dei Camici Bianchi sono stati fatti passi avanti nei modi e nei mezzi per affrontare la violenza del virus Covid-19. Purtroppo non si vede ancora la luce in fondo al buio del tunnel che abbiamo imboccato e il quadro resta difficile come testimoniato dalle misure drastiche e restrittive adottate dal Governo proprio in queste ore. Un lampo di felicità oggi però si è acceso – ha proseguito – quando mi hanno comunicato che finalmente ieri è stato approvato dalla commissione Affari costituzionali del Senato il decreto legge che istituisce la Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socio assistenziale e del volontariato”.
Il regista de ‘Le fate ignoranti’ e ‘Il bagno turco’ ne approfitta per ringraziare la Siae che, nelle figure del presidente Mogol e del direttore generale Gaetano Blandini “hanno abbracciato la mia proposta e fatto sì che trovasse la forza e l’autorevolezza di poter ‘bussare al portone’ del Senato dove la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati ci ha accolti con estrema disponibilità per avviare l’iter molto impegnativo verso l’obiettivo oggi raggiunto”.
“Siamo orgogliosi – aggiunge Mogol – di essere stati sin dall’inizio al fianco di Ferzan Ozpetek nel perseguimento di questo importante traguardo. Auspico che l’iniziativa, partita dall’Italia, possa essere estesa a tutta l’Unione Europea come il riconoscimento permanente dei valori di umanità e solidarietà che guidano i comportamenti di quanti sono impegnati in prima linea per la salute di tutti, valori fondanti anche del disegno europeo”.