A2A Ciclo idrico (nella foto, l’a. d. del gruppo Renato Mazzoncini) ha avviato su larga scala a Brescia il progetto ‘Aquarius’ per il rilevamento delle perdite idriche, dopo una prima fase pilota, limitato lo scorso anno ad alcune vie nella zona nord della città. Nel distretto idrico del centro storico cittadino sono stati di recente installati 170 sensori per monitorare le reti e di rilevare il rumore determinato da eventuali fuoriuscite di acqua: quando ciò accade, i sensori trasmettono il dato a una piattaforma di elaborazione dati che intrecciando tutte le informazioni riesce a localizzare il punto in cui la tubazione è rotta o deteriorata. L’installazione dei sensori non comporta alcuno scavo, perché per collocarli si utilizzano i normali pozzetti della rete. L’attività di monitoraggio continuo è arrivata così a coprire 50 km di rete, portando a 60 i km complessivamente monitorati: l’individuazione delle perdite occulte consentirà di ottimizzare la tempestività degli interventi risolutivi e al contempo di ridurre l’incidenza di eventi di superficie in un’area molto delicata e complessa come il centro storico, dove la rapidità e la precisione nella localizzazione della perdita assumono particolare rilevanza.
Per contenere le perdite idriche a Brescia, A2A Ciclo Idrico ha avviato negli ultimi anni un percorso virtuoso di riammodernamento della rete attraverso un programma specifico (‘crash program’) impostato nel 2017 e che nell’ultimo biennio ha consentito di rinnovare 2,4 km di rete. Il programma è composto da attività distinte in due filoni: il primo per la riduzione delle perdite reali, mentre il secondo interviene sulle cosiddette perdite apparenti, come, ad esempio, la sostituzione massiva dei contatori obsoleti (età superiore a 10 anni), la ricerca dei consumi non autorizzati e/o non misurati, la posa dei contatori su utenze non misurate (fontanelle, prese antincendio) e la taratura degli strumenti di misura di processo posti sugli impianti di prelievo e trattamento acqua.
A2A Ciclo Idrico segnala perdite inferiori alla media nazionale: 39,8 % su tutto il bacino e 30,2% nella città di Brescia rispetto al 47,9% nazionale. Nel prossimo quinquennio A2A Ciclo Idrico, tra città e provincia e in relazione ai 3.500 Km di rete gestiti, intende sottoporre a verifica con il sistema Aquarius almeno 1000 km di rete nei Comuni con maggior necessità, oltre ai 700 della rete cittadina: le sperimentazioni comporteranno investimenti di circa 4 milioni di euro, che si aggiungono a quelli in corso a Brescia di 500 mila euro In questi importi non sono compresi i costi per eliminare le perdite. Il progetto sensori, in particolare, dopo il centro storico verrà esteso ad altre zone di Brescia nel corso del 2021, mentre prossimamente i primi Comuni della Provincia interessati saranno Botticino, Lonato e Montichiari.