UE pensa a lockdown europeo. Ecco il piano di Bruxelles

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Oggi la proposta potrebbe essere discussa dai leader UE

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Il Coronavirus dilaga in Europa che prova a correre ai ripari. La crescita esponenziale dei contagi spinge i leader a virare, in fretta, su misure sempre più restrittive.  Il passo più deciso lo ha fatto la Francia con il Presidente Macron che ieri sera ha parlato alla Nazione annunciando la stretta bis quasi totale (resteranno aperte scuole fabbriche e uffici pubblici). “La seconda ondata potrebbe rivelarsi più letale della prima”, ha detto l’Inquilino dell’Eliseo. Timori condivisi anche dalla Germania della Cancelliera Merkel che annuncia un lockdown light. 

E’ una corsa contro il tempo anche in casa nostra: servono almeno 10 giorni per capire se le nuovi restrizioni introdotte dal DPCM la curva tornerà sotto controllo, se come nessuno si augura la situazione dovesse peggiorare arriveranno nuove restrizioni prima della scadenza del 24 novembre. Al momento al vaglio un lockdown più morbido di quello di marzo, possibile anche uno stop allo spostamento tra Regioni. Osservate speciali, intanto, per ora Milano e Napoli ma nessuna zona del Paese ormai è immune al virus.

“Ritorno qui in Parlamento per illustrare le ulteriori misure restrittive adottate” dopo la “subdola e repentina” impennata della curva. Così,  poche ore fa,  il Premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera.

“Come è noto la sera di sabato 24 ottobre ho firmato un DPCM alla fine di un lungo e articolato confronto con maggioranza e Regioni”, – ha aggiunto sottolineando che “il rinnovato impeto del virus ci pone di fronte a una sfida che non è meno minacciosa di quella combattuta a primavera, è una seconda sfida. Tutti i Paesi europei stanno affrontando l’urto drammatico e adottano misure via via più restrittive, simili a quella del nostro DPCM. In alcuni casi anche più severe delle nostre”.

“Senza una risposta coordinata dell’Europa e sul piano globale nessuno Stato può superare la crisi sia sul piano sanitario che economico”, ha rimarcato.

“L’Europa deve agire insieme e unita nella lotta al coronavirus”. Questo il messaggio lanciato ieri, alla vigilia del vertice UE in videoconferenza da Ursula von der Leyen che ha richiamato a una maggior condivisione e coordinamento, preparando secondo molti il terreno ad un possibile lockdown esteso e sincronizzato a livello europeo per frenare l’inarrestabile crescita della curva dei contagi.

In questo scenario avanza l’ipotesi “suggestiva clamorosa e per certi versi storica”  di un lockdown sincronizzato come ricostruisce oggi la Stampa in un articolo a firma di Fabio Martini. Un’intesa che non coinvolgerà tutti e 27 i paesi dell’Unione Europea, ovviamente i big.

A spingere, in particolare, Sassoli e von der Leyen. L’intenzione sarebbe quella di adottare un provvedimento unico  con la possibilità di prendere misure variabili in base alle varie realtà di ogni Nazione. Non si parla di un voto ma di una proposta della Commissione a cui i Paesi possono aderire liberamente.  Oggi se ne dovrebbe parlare in via preliminare con alcuni capi di Governo, su tutti Merkel e Macron. 


Libero.it