Nasce Foce, la ConFederazione degli oncologi, cardiologi e ematologi. È la prima alleanza che unisce gli esperti che trattano le grandi patologie di queste tre aree mediche, che interessano più di 11 milioni di cittadini in Italia. Sono pazienti fragili che, se contagiati dal Covid-19, rischiano gravi conseguenze, fino alla morte. “Foce – si legge in una nota – intende collaborare con le Istituzioni indicando proposte concrete in grado di coniugare continuità di cura e sicurezza dei pazienti: dalla definizione di linee guida e protocolli di trattamento uniformi, alla strutturazione della telemedicina fino alla ridefinizione del rapporto con la medicina del territorio. Non solo. FOCE nasce con una visione di lungo periodo, che va oltre la pandemia, per promuovere e risolvere problemi comuni come l’accesso uniforme alle terapie innovative su tutto il territorio, percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali, l’adesione agli screening e la prevenzione con progetti di sensibilizzazione sugli stili di vita sani. Infatti, in Italia, più del 30% del totale dei decessi (37% negli uomini e 26% nelle donne) è dovuto a fattori di rischio ben noti e modificabili: fumo, alimentazione scorretta, sedentarietà, eccesso ponderale, consumo eccessivo di alcol. Nel 2016, nel nostro Paese, su un totale di 614.307 morti, circa 191.000 sono state causate proprio da stili di vita sbagliati”. La ConFederazione, presentata oggi con una conferenza stampa virtuale, è espressione diretta delle Società scientifiche dell’oncologia (AIOM), cardiologia (SIC) e ematologia (SIE), e di due delle Fondazioni di riferimento “Insieme contro il cancro” e “Cuore e Circolazione”.